"Le piante "parlano" quando hanno sete: dall'Universita' di Gent (Belgio) un sistema per auscultarle"
Per spiegare la natura di questi suoni serve un passo indietro. Come noto, infatti, le piante bevono assorbendo acqua attraverso le foglie e le radici, acqua che poi circola per tutta la pianta attraverso la linfa. Trattandosi di fonti esterne, perché entri nella pianta e si muova lungo tutto il sistema interno, l'acqua viene risucchiata dalla pianta con un sistema a pressione negativa. Per intenderci, è lo stesso principio utilizzato nelle pompe d'aspirazione, ma allo stesso modo più è difficile aspirare l'acqua (perché lontana, perché ce n'è poca e così via) e più la pianta deve andare sotto sforzo e aspirare più forte, a pressioni ancora più negative.
Il sistema acustico, simile a uno stetoscopio, usato dalla Vergeynst nella sua ricerca (Fonte foto: www.hortidaily.com - Gruppo FreshPlaza)
Tuttavia, più è forte l'aspirazione più è facile, visto il diametro minuscolo de canali linfatici, che il flusso d'aria si "spezzi" assorbendo delle bolle d'aria. In idraulica questo fenomeno è noto come cavitazione e non è una cosa buona. Secondo le ricerche della Vergeynst, sono proprio queste bolle d'aria a fare rumore e tanto più "rumorosa" è una pianta, tanto maggiore è la sua carenza idrica.
E a questo punto vengono i distinguo, perché è stato dimostrato che simili rumori si sentono anche a pianta già morta, ed è per questo che la ricerca sta ancora procedendo: la speranza è che in futuro i ricercatori possano aiutare a fare maggior luce su come la siccità influenzi il metabolismo delle piante e intervenire di conseguenza.
Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.