"Bubble-Greenhouse": produrre cibo in regioni con falde acquifere ad alta salinita'"
La cosiddetta "Bubble-Greenhouse" supera di gran lunga le tecnologie di desalinizzazione esistenti in termini di capacità nel produrre acqua dolce.
E' utilizzato un innovativo processo di umidificazione-deumidificazione alimentato a energia solare o eolica.
Un ventilatore di tipo rigenerativo spinge l'aria attraverso dei dischi di sinterizzazione in una colonna per l'evaporazione, dotata di sei-camere e riempita con soluzione salina. Questo processo crea migliaia di bollicine che saturano con l'acqua e che sono rilasciate in un condensatore multistadio che raccoglie l'acqua dolce destinata a umidificare la serra.
Mario Schmack, facente parte del team di ricerca, ha dichiarato che l'enorme interfaccia aria/acqua creata dalla colonna di bollicine migliora con l'utilizzo di soluzione salina nella fase di umidificazione, facilitando la coalescenza (fenomeno fisico attraverso il quale le gocce di un liquido, le bollicine di un aeriforme, o le particelle di un solido, si uniscono per formare delle entità di dimensioni maggiori, fonte: wikipedia) delle bolle.
Secondo i ricercatori, una serra di 150 mq può produrre fino a 30 kg di colture giornaliere mentre di notte avviene il processo di desalinizzazione. Alla base del progetto c'è la semplicità; infatti, tecnologie di desalinizzazione come l'osmosi inversa hanno dato prova di intollerabilità in aree remote per via della loro natura complicata.
Le colture presenti all'interno della serra dimostrano un fabbisogno di acqua fortemente ridotto; l'ambiente chiuso poi le protegge da insetti e malattie. Poiché la tecnologia è concettualmente semplice da implementare, ha un grande potenziale.
Clicca qui per l'abstract della ricerca (in inglese).
Rielaborazione FreshPlaza su fonte desalination.biz / researchgate.net