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Oli, prodotti da forno e caseari

Euromonitor: ogni giorno 35 grammi di grassi in media a persona

Possono essere davvero molte le calorie che ogni giorno introduciamo nel nostro organismo. Se poi queste derivano da prodotti ad alto contenuto di grassi, i rischi per la nostra salute non possono che aumentare.

Di questo si è occupata una recente ricerca condotta da Euromonitor International che ha raccolto una serie di dati volti a stabilire l'apporto calorico medio giornaliero pro capite nel mondo derivante dall'assunzione di cibo confezionato e da soft drink (cfr. FreshPlaza del 18/06/2015).

Generalmente i mass media sono concentrati più sullo zucchero e su come questo sia un cattivo nutriente, ma è importante non dimenticare i pericoli derivanti dai grassi.

Così come è già stato fatto per gli zuccheri, si potrebbero infatti studiare nuove strategie di consumo volte alla riduzione dei grassi contenuti negli alimenti. Un modo, anche questo (cfr. FreshPlaza del 24/06/2015), per andare incontro a uno stile di vita più sano ed equilibrato.


Si continua infatti a lavorare su tutti quei prodotti ad alto contenuto di grasso come per esempio la pizza surgelata, i pasti pronti, gli snack e i prodotti da forno (bakery). 

In modo particolare si sta cercando di combattere l'utilizzo di prodotti a base di grassi idrogenati (trans fat) ossia di tutti quei prodotti che contengono un particolare tipo di grasso che è collegato con un elevato contenuto di colesterolo nel sangue. Alimenti di questo tipo sono stati infatti messi fuori commercio in molti paesi del mondo

Mediamente, nel mondo, si introducono circa 35 grammi di grasso a persona ogni giorno derivanti dal consumo di cibo confezionato e soft drink.

La maggior parte di questi grassi particolarmente dannosi arriva dall'olio di semi. Si deve comunque tener presente che non tutto l'olio di semi acquistato viene consumato, in quanto una buona quantità viene gettata via subito dopo la cottura.

Per quanto riguarda invece i prodotti caseari (dairy), le nuove proposte a basso contenuto di grasso (low fat) hanno complessivamente raggiunto nel 2014 acquisti per 70 miliardi di dollari americani. Le vendite di questo tipo di prodotti rappresentano circa il 15% di quello complessivo, grazie soprattutto alla loro grande capacità di adattamento all'interno del mercato Occidentale.

Il settore caseario dà un contributo davvero notevole per quanto riguarda l'apporto di grassi nella dieta mondiale. Nonostante, infatti, i nuovi prodotti a basso contenuto di grassi stiano ottenendo un particolare successo, anche quelli a contenuto standard di grassi stanno seguendo un trend positivo.

I prodotti caseari infatti, in base alla recente ricerca condotta da Euromonitor International, contribuiscono all'apporto di calorie derivanti dall'intera categoria di cibo confezionato e soft drink per l'11%. Considerato che questa categoria di prodotti contiene un'elevata quantità di grassi insaturi (quelli più difficili da consumare e smaltire) da sola copre il 22% dell'intero conto calorico relativo ai grassi insaturi.

Si deve poi considerare il ruolo dell'olio vegetale che viene utilizzato per cuocere i prodotti da forno e gli snack. Ciò significa che tutti i prodotti realizzati attraverso l'utilizzo di olio vegetale contribuiscono significativamente all'introduzione di grassi nel nostro organismo.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: www.blog.Euromonitor.com