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La ricerca di Euromonitor International

Soft drink: confezioni piu' piccole e con meno zucchero contro l'obesita'

I soft drink rappresentano un segmento chiave se si vuole andare a studiare, così come ha fatto Euromonitor International, l'apporto calorico giornaliero pro capite derivante da prodotti confezionati e bevande (cfr. FreshPlaza del 18/06/2015). 

L'industria dei soft drink sostiene che le scelte ragionate dei consumatori siano la chiave per affrontare il problema dell'obesità. E' inoltre convinta che i soft drink possano giocare un ruolo davvero importante se si vuole andare nella direzione di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano e attivo.

Proprio per questo motivo l'industria dei soft drink si sta cimentando in nuove importanti iniziative. Si è ad esempio impegnata a utilizzare un sistema di etichettatura ben visibile, posizionato nel lato frontale della bevanda, in modo che il cliente sia a conoscenza di tutte le informazioni relative al prodotto acquistato.

La maggior parte delle grandi aziende di soft drink ha inoltre deciso di modificare il proprio assortimento di prodotti per aiutare i consumatori a fare scelte che vadano nella direzione della salute e del benessere. Tutto ciò ha anche visto l'introduzione, da parte di marchi noti e leader del settore, di nuovi prodotti con varianti diverse e formati più piccoli.

Negli ultimi due anni abbiamo potuto assistere allo sviluppo di molti nuovi prodotti tra cui è possibile sicuramente citare il lancio di "Pepsi True" e "Coca Cola Life". Parliamo di due prodotti con un ridotto contenuto calorico rispetto a quelli originali (circa il 30% in meno) grazie all'utilizzo della stevia (un prodotto dolce naturale che è stato usato come sostituto dello zucchero).



Considerata l'importanza e la notorietà di alcuni brand, ridurre la presenza di zucchero nelle bibite e modificare la confezione rendendola più piccola, potrebbe avere davvero un forte impatto sui consumi.

In alcune parti dell'Europa Occidentale, ad esempio, la confezione della Sprite è stata riformulata in modo da tale da contenere il 30% di calorie in meno rispetto a quella standard.

Se tutti i soft drink commercializzati nel mondo venissero modificati allo stesso modo, secondo Euromonitor, l'apporto complessivo di calorie derivante dalle bibite analcoliche sarebbe di circa 90 miliardi di Kc in meno al giorno in tutto il mondo.

Una simile scelta potrebbe d'altro canto portare a un serio rischio collaterale: molti consumatori, infatti, già abituati ad acquistare prodotti senza calorie (calorie free) potrebbero infatti decidere di ripiegare su quelli a basso contenuto calorico. In questo modo il conto calorico, invece di scendere, potrebbe addirittura salire.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: www.blogeuromonitor.com