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Frutta estiva: buono l'esordio al mercato di Cesena ma poi arriva il crollo dei consumi

Sembrerebbe un thriller dalla trama ben scritta: tutto sembra filare liscio, finché non arriva il colpo di scena. E' proprio quanto sta accadendo al mercato all'ingrosso di Cesena (FC), dove gli ingredienti per una grande stagione di albicocche, pesche e ciliegie di produzione locale c'erano tutti: ottima qualità e nessun eccesso di prodotto... ma tutto frana perché sulla scena mancano i consumi.

"La domanda è ferma - spiega a FreshPlaza Riccardo Bargellini, della Gobbi Gino, azienda grossista presso il mercato cesenate - e non ci sappiamo spiegare il perché. Visti infatti i volumi e la qualità della frutta, tutti si aspettavano che le cose andassero diversamente; e invece oggi ci ritroviamo invenduta della frutta estiva che come qualità è al top del top, senza eguali. Forse il meteo pazzo di questo periodo ci ha messo lo zampino". Nonostante le giornate calde, infatti, nella notte tra martedì scorso e ieri, nel cesenate c'è stata un'intensa ondata di maltempo, con forti piogge, che poi ha lasciato spazio a un sole estivo nel giro di poche ore.

Stupore e delusione per i consumi al palo sono doppi se si considera che la stagione era partita bene, e solo poi è crollata. E' stato così per le albicocche romagnole, ad esempio. La produzione locale è partita una ventina di giorni fa: "Le stime produttive davano un meno 30% - riprende Bargellini - e si parlava di minori raccolti anche dal Sud Italia, così pensavamo a vendite facili e con buoni prezzi"; cosa puntualmente verificatasi, almeno in principio, senonché "la situazione si è improvvisamente rovesciata - continua il grossista - e un'ondata di caldo ha velocizzato la maturazione delle albicocche, che si sono 'arrabbiate' come diciamo noi qui, e oggi sono un po' più mature di quanto richiesto. La vendita doveva essere molto veloce e invece è ferma al palo". Una situazione simile a quella denunciata ieri in Campania (cfr. FreshPlaza del 24/06/2015).



Questo inevitabilmente ha influito sui prezzi di vendita sulla piazza cesenate. "Per delle Portici - riprende il grossista - spaziamo tra 1 e 1,10 euro al chilo, e stiamo parlando di un prodotto super! Altre partite e varietà sono a 80 centesimi di euro al chilo; questo nonostante stiamo parliamo di albicocche che per qualità, gusto e sapore sono eccezionali, dolci a livelli altissimi".

"E' stato così - spiega - anche per le prime pesche locali. Partite bene, poi le vendite hanno rallentato. E lo stesso è capitato con le ciliegie romagnole: partite benino, poi la pioggia di maggio ha un po' bruciato il prodotto. Oggi invece ci troviamo con merce super, duroni neri, grossi, dolci, eppure non vanno".

Idem per il melone. "Per circa un mese - conclude Bargellini - la stagione era stata perfetta, tanto che al pomeriggio non ci restava nulla da commercializzare (al mercato ortofrutticolo di Cesena le contrattazioni si svolgono al mattino, ma si lavora anche al pomeriggio, ndr). Ora, invece, da circa due settimane arriva meno prodotto; nonostante questo abbiamo delle rimanenze. Il melone retato Macigno è crollato da 1,30/1,50 euro al chilo a 50 centesimi al chilo, mentre il liscio Bacir se la cava un po' meglio e oggi è scambiato a 1,30/1,40 euro al chilo. E sempre parliamo di prodotti ottimi, di una dolcezza incredibile".