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Se ne e' discusso a Expo

Il futuro dell'agricoltura e dell'ambiente? In mano ai satelliti

Mercoledì 17 giugno 2015, a Expo il generale Charles Frank Bolden (amministratore NASA) e Luca Parmitano (astronauta ASI) hanno posto l'attenzione su come le informazioni fornite dai satelliti stiano già cambiando il modo di produrre cibo e gestire le risorse naturali.

"Grazie ai satelliti conosciamo sempre meglio la situazione globale: evoluzione del clima, crescita delle coltivazioni, disboscamento delle foreste, salute dell'aria e degli oceani e sfruttamento delle falde acquifere - ha spiegato Bolden, nominato da Barack Obama amministratore NASA nel 2009 - Queste informazioni sono a disposizione di tutti. Gli agricoltori di qualsiasi parte del mondo possono quindi capire quale coltura è meglio piantare in un determinato periodo".


La prossima rivoluzione agricola è già nell'aria, anzi è in orbita nello spazio. (Foto: Facebook - U.S. Embassy to Italy)

Da canto suo, l'astronauta siciliano Luca Parmitano ha sottolineato l'importanza di sviluppare una coscienza globale. "Quando mi trovavo in missione all'esterno della Stazione spaziale internazionale ho avuto modo di assistere al sorgere del sole: un'esplosione improvvisa di luce che mi ha rivelato la meraviglia della Terra, un'esperienza che mi ha lasciato senza fiato e mi ha fatto capire che questo Pianeta non è nostro, ma è nelle nostre mani!".

Presenti in platea Stefania Giannini (Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca) e il team di CROPP, gli studenti della Sapienza vincitori dell'International Space Apps Challenge, concorso internazionale della NASA per le migliori app che utilizzano informazioni conquistate dalle missioni spaziali.


(Foto: uniroma1.it)

CROPP (Colture Risks Observation and Prevention Platform) è un'applicazione semplice e user-friendly, progettata per aiutare gli agricoltori nel monitoraggio dei propri raccolti. Il sistema raccoglie dati su differenti livelli e fornisce all'utente informazioni pratiche su possibili rischi e minacce alle coltivazioni.

Il monitoraggio dei terreni agricoli offerto dall'innovativa App include anche sensori locali per misurazioni a breve distanza, mentre immagini ottiche e radar, ottenute con i satelliti, sono sfruttate per studiare l'evoluzione di fenomeni potenzialmente rischiosi a livello macroscopico.



(Foto: Facebook - CROPP)

L'applicazione non si limita unicamente a valutare i rischi atmosferici ma anche quelli derivanti da insetti e parassiti delle colture. Un insieme di sensori in grado di misurare temperatura, piogge, umidità del terreno e verificare la presenza di eventuali insetti è unito a un attuatore in grado di allontanare i parassiti.

Il tutto assemblato in un apparecchio low-cost ed eco-sostenibile chiamato DMC, capace di inviare i segnali ad un centro raccolta dati, facilmente consultabile da una App per smartphone e da un sito web.

Clicca sul tasto "Play" per vedere il video.


Pochi giorni fa, sempre a Expo, nel cluster dedicato a "Cereali e tuberi" è stato presentato un esempio di utilizzo dei satelliti. Finmeccanica e Telespazio hanno mostrato in un video le possibilità che offre la tecnologia spaziale nello sviluppo eco-sostenibile dell'agroalimentare, con un volo virtuale grazie a immagini satellitari ottiche e radar elaborate da e-GEOS.