Sud-Est barese: i cerasicoltori di Conversano protestano per i prezzi bassi
Le associazioni di categoria chiedono l'intervento immediato delle autorità (sindaco, presidente di Regione, prefetto) per risolvere il problema. In mancanza - si legge - non saranno in grado di garantire l'ordine pubblico, messo a rischio dalle forme di protesta eclatanti che si intendono intraprendere.
E anche a Turi la situazione non sembra migliore: 1,5 euro per la Ferrovia di pezzatura abbastanza grossa e buon colore; 0,50-0,70 euro per il calibro piccolo. "I prezzi sono da fame in tutto il Sud-Est barese!" confermano a FreshPlaza.
La Puglia è la prima regione italiana produttrice di ciliegie con una media di 52.000 tonnellate l'anno, un'area complessiva di 17.000 ettari - che rappresenta il 39% del totale nazionale - e una presenza di 8.500 aziende. Cuore della produzione cerasicola è proprio il Sud-Est barese, con un giro d'affari solo nell'export di 20 milioni di euro, dove Conversano spicca con oltre 3.000 ettari coltivati a ciliegio.
Il Centro per la valorizzazione della cerasicoltura di Conversano persevera nella richiesta al Ministero dell'Agricoltura e allo stesso ministro Maurizio Martina, per l'avvio di un tavolo nazionale per la cerasicoltura e il riconoscimento formale del comparto agroalimentare tra i più identitari della produzione nazionale. Richiesta resa ancora più necessaria dopo le calamità atmosferiche che hanno colpito proprio nel Sud-Est barese (cfr. FreshPlaza del 26/05/2015).
La situazione all'ingrosso
Sulla piazza di Torino le ciliegie Ferrovia di calibro 26-28, I categoria e alla rinfusa hanno fatto la loro comparsa nei listini in data 5 giugno 2015, con un prezzo prevalente di 4,15 euro. Come si nota dal grafico sotto, rispetto alla stessa data del 2013 si registra un calo di 0,55 euro.
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Con un giorno di anticipo rispetto a Torino, sulla piazza di Roma troviamo invece il prodotto con una quotazione prevalente di 6 euro.