Palumbo Piu': neppure l'alta qualita' salva il melone retato siciliano
Mimmo Palumbo, a sinistra, con Agostino Marcellino, responsabile tecnico-commerciale HM.Clause Italia.
"Andamento commerciale e prezzi sono stati buoni fino a metà maggio - continua Palumbo - poi la concentrazione di prodotto, tutto nello stesso periodo, ha compromesso i prezzi che sono rimasti bassi fino alla chiusura della campagna. Con un simile ritardo, non abbiamo neppure risentito della concorrenza del prodotto dal Senegal e dal Marocco, ma a poco è servito".
"Una stagione sfortunata, dunque, dal punto di vista commerciale ma positiva per quanto riguarda la qualità. La nostra azienda ha puntato su varietà tipiche e su Rais che, con i trapianti tardivi di fine febbraio-primi di marzo, ha garantito un'ottima resa per pianta e qualità elevata".
La Op Palumbo Più ha investito circa 75 ettari a melone retato (25 di proprietà della Ortofrutticola Palumbo Più e una cinquantina delle aziende associate alla OP) e altri 20 ettari a melone gialletto, tutti coltivati - come anche peperoni e zucchine, le altre produzioni di punta della Op - nel rispetto del Disciplinare di produzione integrata della Regione Sicilia.
"Dai primi di luglio - conclude Palumbo - iniziamo con la raccolta del melone gialletto di pieno campo che proseguirà fino a metà ottobre. In questo caso, il clima ci ha aiutato: un buon mese di aprile ha migliorato allegagione e consistenza dei meloni che si presentano di ottima qualità".
Palumbo Più destina il proprio prodotto alla Grande distribuzione organizzata nazionale, ma sta aprendosi all'export con i primi contatti in Germania e Regno Unito.
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