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"Agroponiente: "I meloni Piel de Sapo seguiranno il successo delle angurie senza semi"

In primavera, ad Almeria, sono stati piantati circa 8.100 ettari ad angurie, quasi il triplo dei 3.000 ettari dedicati ai meloni. La produzione di angurie aumenta anno dopo anno nella provincia, a spese di quella dei meloni, anche se quest'ultima resta una coltura importante. In ogni caso, le tendenze nel consumo di angurie in Europa sono drasticamente mutate negli ultimi dieci anni.

FreshPlaza ha visitato le strutture di Agroponiente, a El Ejido, partner di Grupo Fashion (AGF), per intervistare David Romera, uno dei responsabili dell'ufficio vendite, che ha rivelato le chiavi del successo dell'anguria di Almeria, prodotto che l'anno scorso ha generato oltre 124 milioni di euro di profitti per la provincia.

Angurie, dalla quasi scomparsa alla ribalta

"Circa 15 anni fa - ha detto Romera - coltivatori e consumatori sembravano aver perso fiducia nel settore delle angurie. Da una parte i produttori erano colpevoli di raccogliere prematuramente frutti acerbi, cercando di ottenere i prezzi più elevati che caratterizzano le prime fasi della campagna. Il consumo di angurie è altamente stagionale, persino più di quanto lo sia quello dei meloni, visto che il volume delle vendite si concentra tra maggio e settembre. Se a maggio i consumatori hanno una brutta esperienza, è molto probabile che non acquisteranno più angurie per il resto della stagione. Oggigiorno i controlli sono diventati più rigidi e si presta molta attenzione a raccogliere il frutto quando raggiunge la maturità ottimale. Da Agroponiente, per esempio, questo processo è totalmente regolato e professionalizzato".



Inoltre, abbiamo avuto poche varietà tradizionali che erano uniformi in termini di sapore, con una breve conservabilità e calibri molto grandi. Molti pensano che il consumo di angurie potrebbe persino fermarsi improvvisamente; in ogni caso gli ultimi dodici anni hanno portato cambiamenti che ne hanno incentivato i consumi".

Secondo Romera, la chiave sta nell'introduzione delle varietà senza semi (o con micro semi) e di mini angurie, e nel loro miglioramento avvenuto negli ultimi anni. "Ora le angurie sono senza semi e quindi sono più facili da mangiare; sono croccanti, hanno una conservabilità maggiore, calibri più piccoli, buccia più sottile e un tenore zuccherino addirittura superiore a quello delle vecchie varietà con semi".



"Possiamo nominare marchi leader come Fashion, di Grupo AGF, per esempio. Da quando le varietà senza semi sono state lanciate, Europa e Scandinavia hanno incrementato il consumo di angurie. I supermercati, e di conseguenza i consumatori, richiedono solo questi marchi perché sanno che nel 98% dei casi porteranno a casa un'ottima esperienza gustativa. La apprezzeranno e torneranno a comprare. Credo che mangiare angurie diventerà ancora più popolare nei prossimi cinque anni. A luglio e agosto si può già notare che l'interesse per i meloni va scemando perché le angurie diventano più attraenti e registrano prezzi più bassi".

Concorrenza da Grecia e Ungheria?
All'inizio di agosto la Grecia e l'Ungheria cominciano a raccogliere le loro angurie che vendono a prezzi veramente bassi.

"Anche se Grecia e Ungheria sono i maggiori competitor per le angurie spagnole la minaccia principale resta il clima - ha sottolineato Romera - Al momento queste due nazioni producono per i rispettivi mercati domestici con una produzione composta principalmente da varietà con semi, di calibro molto grande e confezionate con poco valore aggiunto. La Spagna è qualche passo in avanti in termini di certificazioni, sia per qualità sia per responsabilità ambientale e sociale che alla fine risultano in un prodotto più interessante per la grande distribuzione".

Le mini angurie domineranno il mercato futuro
Le mini angurie sono state lanciate per soddisfare i bisogni dei piccoli nuclei familiari o per le persone che vivono da sole, le quali non possono permettersi di acquistare grandi angurie e rischiare di gettarne via una parte.

Eppure, secondo Romera inizialmente non hanno riscosso un grande successo. "All'inizio le mini angurie non sono state apprezzate dai consumatori né prodotte dai coltivatori perché non esistevano varietà sviluppate specificatamente per essere mini. I produttori raccoglievano semplicemente il frutto quando non si era ancora formato completamente. Ora, non solo sono migliorati in termini di qualità organolettiche ma si può ottenere una resa di 8 kg a metro quadro".

Questi cambiamenti stanno mandando alle stelle i consumi. "Oggi il rapporto di consumo per meloni e angurie non solo è di 80-20% in favore delle angurie, ma circa il 65% di esse sono varietà mini - ha dichiarato Romera - Credo che questo sia solo il preludio, dato che in soli 4 anni abbiamo potuto vedere statistiche simili nel resto dell'Europa settentrionale e centrale".

I meloni di Almeria sotto pressione per la concorrenza
La competizione è dura da parte dei meloni Galia o Cantalupo del Marocco, un produttore storicamente collegato alla Francia, uno dei più grandi consumatori di queste varietà di meloni.



"La verità è che il Marocco sta facendo un buon lavoro - ha proseguito Romera - Piantano le varietà più richieste dalle catene di supermercati e raccolgono i frutti quando raggiungono la maturità ottimale. Attualmente in Francia sono i "re dei Cantaloupe e Charentais". In ogni caso, nel Regno Unito hanno più problemi con le questioni di certificazione che è anche il motivo per cui preferiscono i nostri meloni".

Per quanto riguarda i meloni Piel de Sapo, la varietà spagnola per eccellenza, il consumo dovrebbe aumentare gradualmente con le promozioni nei supermercati. "In Danimarca si sta lavorando molto con i marchi premium Piel de Sapo e degli imballaggi dall'elevato valore aggiunto. Con il lancio delle nuove varietà e l'attenzione sulle presentazioni ci sforziamo di raggiungere lo stesso obiettivo raggiunto da Fashion sul mercato delle angurie: avere un marchio famoso per i meloni atto a garantire una qualità costante durante tutta la stagione".

Agroponiente commercializza i suoi meloni Piel de Sapo con il marchio Bombón de Agroponiente, impegnandosi sia nel mercato domestico che su quello delle esportazioni.

Per maggiori informazioni:
Grupo Agroponiente
Ctra. Nacional 340, km 87
El Ejido, Almeria, Spain
Tel.: +34 950 58 3002
Email: victor@presssport.es
Web: www.agroponiente.es

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: