"L'importazione di melanzane spagnole "low cost" affossa il mercato italiano"
Al momento le melanzane sul mercato italiano vengono sostanzialmente da due zone di produzione. La prima in Italia, in Sicilia, però c'è poco prodotto rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso perché, continua Leonardi: "A febbraio e marzo i continui sbalzi termici, l'alternanza sole/pioggia e caldo/freddo hanno mandato in stress molte piante. Ora le melanzane sono quotate al produttore tra i 60-65 e i 70 centesimi di euro per chilo anche di qualità ottima, con zero residui. Sono prezzi molto bassi per i produttori, che per fare le melanzane sotto serra spendono circa 50 centesimi di euro il chilo".
"In uscita dai mercati all'ingrosso parliamo invece di prezzi di 1-1,20 euro, anche in questo caso non remunerativi: per raggiungerla dovremmo raggiungere 1,20-1,30 euro il chilo". A questo, come detto, va aggiunta poi la scarsità del prodotto, in termini di quantità.
La ragione dei prezzi bassi del periodo sta nella seconda zona di produzione: la Spagna. "Gli spagnoli - continua Leonardi - sono molto forti in questo mercato e dettano il prezzo. In questo periodo, alle aste di Almeria i prezzi al chilo spaziano tra i 40 e i 50 centesimi, per un prodotto molto diverso da quello italiano: è meno fresco, meno lucido, meno bello insomma". Nonostante questo però ne viene importato molto, abbassando di conseguenza le quotazioni sul mercato nazionale. "All'ingrosso le melanzane spagnole, a seconda delle caratteristiche, costano tra 0,70-1 euro".