Clima che ha influenzato però anche le produzioni. "In Spagna il maltempo della scorsa settimana ha comportato l'arrivo sui nostri mercati di meno prodotto e le condizioni sfavorevoli che hanno colpito anche le zone italiane di produzione (Sicilia), hanno comportato dei rallentamenti. Ciò ha determinato prezzi che, se non esageratamente alti, risultano comunque soddisfacenti per i produttori".
Il grappolo viaggia tra l'euro e 1,50 euro al chilo, mentre il ciliegino spazia da 2 a 2,20 euro al chilo; quotazioni superiori per il datterino, da 2,50 a 2,70 euro al chilo. Il Piccadilly viene invece venduto in una forbice compresa tra 1,80 e 2,20 euro/kg. Questi i prezzi per il prodotto nazionale, mentre il pomodoro spagnolo mostra quotazioni inferiori: "10/20 centesimi di euro al chilo in meno – spiega Tartari - perché è un po' più piccolo di pezzatura e di qualità leggermente inferiore; questo al contrario del pomodoro olandese, quotato a prezzi superiori rispetto all'italiano, ma di cui a oggi, sul mercato all'ingrosso bolognese, se ne vede poco; soprattutto perché agli Olandesi non conviene esportare in Italia, vista la compresenza della nostra produzione".
Per quanto riguarda le varietà da insalata, quelle verdi per intenderci, "il pomodoro Cuore di Bue viaggia tra 1,80 e 2 euro al chilo. La Sicilia è già al suo secondo mese di produzione e da pochissimo è arrivata sul mercato anche la produzione ligure, con piccoli quantitativi, che rispetto al prodotto siciliano spunta un euro al chilo in più".
Il maltempo della scorsa settimana e i buoni prezzi sono arrivati in un momento cruciale per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. La prossima settimana sarà infatti Pasqua, "una settimana – conclude il commerciale - solitamente accompagnata da discreti consumi. Non penso perciò che nei prossimi giorni i prezzi scenderanno, come non ritengo saliranno troppo, per non disincentivare i consumi". Insomma si prevede bel tempo stabile sul mercato del pomodoro.