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Sabato 31 gennaio 2015

"Tornano "Le Arance della Salute" di AIRC per combattere il cancro anche a tavola"

Con "Le Arance della Salute" si apre ufficialmente il Cinquantesimo di AIRC. Cinquant'anni di coraggio contro il cancro e di impegno nella ricerca per portare risultati dal laboratorio ai pazienti. L'arancia rossa, simbolo dell'alimentazione sana e protettiva, è stata scelta da AIRC per le sue proprietà: contiene infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti, e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Inoltre "Le Arance della Salute" sono tutte di origine italiana, coltivate in Sicilia, Calabria e Sardegna.

Sabato 31 gennaio 2015 i volontari AIRC distribuiranno 559mila chili di arance rosse in 1.750 piazze. In cambio di una donazione di 9 euro, si riceveranno una reticella da 2,5 kg di arance e la guida "50 anni di ricerca a tavola" con gustose e sane ricette, realizzate dal cuoco Sergio Barzetti in collaborazione con "La Cucina Italiana", e utili consigli per la prevenzione del cancro a tavola.

I volontari sono protagonisti anche nell'immagine della campagna (foto sotto) con i volti di Michela, avvicinatasi ad AIRC dopo la scomparsa della madre, e di Camilla, sedicenne guarita dal cancro, impegnata come volontaria anche in ospedale. Anche il mondo della scuola partecipa con "Cancro, io ti boccio": in 563 scuole l'iniziativa è anticipata a venerdì 30 gennaio, quando bambini e ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventano volontari per un giorno distribuendo "Le Arance della Salute".



Gli studi confermano che quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce. Quattro tumori su dieci in Europa sono provocati da stili di vita scorretti e da fattori ambientali. Tra le patologie più frequenti, i tumori al seno, colon e prostata. In Italia ogni anno 52.000 persone ricevono una diagnosi di tumore al colon, 48.000 donne di tumore al seno, 36.000 uomini di tumore alla prostata.

"Il nuovo allarme però arriva dagli Stati Uniti - afferma Antonio Moschetta, ricercatore AIRC e professore dell'Università di Bari - L'American Society of Clinical Oncology ha recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, la rivista più autorevole per l'oncologia medica mondiale, una dichiarazione sul ruolo dell'obesità nel cancro, sottolineando la stretta relazione tra obesità addominale, maggiore incidenza di tumore e abbassamento dell'età dei soggetti malati".

"Inoltre i dati su tumore del seno, colon retto e prostata chiariscono che la presenza di obesità addominale al tempo della prima diagnosi riduce fino al 75% la capacità di rispondere ai protocolli di terapia e di guarigione a 5 anni dalla diagnosi per alcuni casi, ad esempio per le donne in pre-menopausa per tumore al seno".

Clicca qui per scaricare la locandina.

Per maggiori informazioni:
Tel.: 840 001 001
www.airc.it
Data di pubblicazione: