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Quest'anno l'azienda lussemburghese sbarca nel mondo dell'ortofrutta

Apateq: l'ultrafiltrazione dell'acqua che manda in soffitta i tradizionali filtri a carboni attivi

"E' da poco che siamo nel settore", spiega a FreshPlaza Dirk Martin, chief sales officier di Apateq. O meglio: l'Apateq è sul mercato da anni, ma solo quest'anno si è affacciata nel mondo dell'ortofrutta, tanto che a fine novembre, per la prima volta, aveva un proprio stand a Interpoma, e non è stato un caso che abbiano scelto proprio la fiera specializzata nella mela.


A sinistra Rolf Walterscheid-Muller (consulente commerciale) e a destra Martin Dirk (chief sales officier) di Apateq, all'ultima edizione di Interpoma.

L'azienda, che ha sede in Lussemburgo, produce tutta una vasta gamma di impianti per il trattamento delle acque, specialmente in ambito industriale. Si va dagli impianti per separare gli oli dall'acqua, agli impianti per il trattamento delle acque reflue dei processi industriali, dai desalinatori da usare sulle grandi navi da crociera al trattamento dei percolati.

Da qui, il passaggio al mondo dell'ortofrutta è stato breve, specialmente nel mondo della mela, dove si usano grandi quantità di acqua, non solo nell'irrigazione ma pure, in post raccolta, nella fase di lavaggio e selezione. Da qui il bisogno di un'acqua sempre più pura e con sistemi di trattamento il più possibili efficienti.


La calibrazione delle mele in post raccolta (Fonte foto: Apateq).

"Il nostro sistema basato su una tecnologia proprietaria - continua Martin - permette di risparmiare il 90% d'acqua e in tutti i processi di trattamento non viene utilizzato alcun prodotto chimico. Il risultato è un'acqua purissima, praticamente distillata".

"Non usiamo i classici filtri a carboni attivi che costano molto - spiega il chief sales officier - ma una tecnologia basata su membrane ad ultrafiltrazione e osmosi inversa". Le membrane per l'ultrafiltrazione dell'Apateq non lasciano passare nessun contaminante; per un paragone basti pensare che un capello umano ha un diametro di 50 micron; ebbene i pori delle membrane Apateq viaggiano sui 0,04 micron. "In questo modo - commenta Martin - non solo l'acqua in uscita è molto più pulita, ma aumenta pure l'efficienza del processo, si abbassano i costi di produzione, così come la richiesta di energia per il trattamento".


Stabilimento di lavorazione delle mele (Fonte foto: Apateq).

Quest'anno, conclude Martin, "abbiamo venduto la nostra prima unità per il trattamento delle acque alla maggiore cooperativa di melicoltori dell'Alto Adige, VIP Val Venosta"; insomma, come primo cliente non è niente male.

Contatti:
Apateq - PWT spa
Lussemburgo
Tel.: (+352) 202/1168070
Email: b.prochnow@apateq.com
Web: www.apateq.com