Giappone: ricercatori producono biocarburante dagli scarti delle arance
Secondo i ricercatori, in un esperimento condotto lo scorso settembre, un veicolo di 14 kg controllato in remoto e alimentato con gas miscelato al nuovo biocarburante ha funzionato con successo.
Yutaka Tamaru, professore di bioingegneria presso la Facoltà di Biorisorse e coordinatore del gruppo di ricerca, ha detto: "Questo biocarburante ha il potenziale per essere utilizzato per trattrici e macchinari agricoli alimentati a benzina".
Con questa innovazione, i ricercatori mirano ad utilizzare le arance di scarto, coltivate nelle aziende agricole locali, per la produzione di biocarburante in grado di alimentare i veicoli utilizzati proprio dagli agricoltori in campo.
I ricercatori hanno mescolato il Clostridium cellulovorans, un microrganismo isolato dai trucioli di legno, con scarti di arance in un serbatoio con capacità da 2 a 10 litri. Il Clostridium cellulovorans decompone le fibre di cellulosa in modo efficiente e produce zuccheri fermentabili. Se questo zucchero viene fermentato mediante l'aggiunta di un altro microrganismo, esso produce biocarburante in circa 10 giorni. I ricercatori potrebbero estrarre circa 20 millilitri di biocarburante per ogni 3 kg di scarti di arance.
Secondo Tamaru, il bioetanolo tradizionale, prodotto da colture come mais e canna da zucchero negli Stati Uniti e in Brasile, ha uno svantaggio. Questo tipo di bioetanolo tende infatti a corrodere le parti metalliche del veicolo in quanto tende a combinarsi con l'umidità dell'aria nel processo di distribuzione.
Per questa ragione, la miscela di bioetanolo nel gas deve essere limitata a circa il 3% del totale. Altro potenziale ostacolo all'utilizzo di mais e canna da zucchero per la produzione di bioetanolo è che si potrebbe intaccare il volume di questi prodotti disponibili come fonte di cibo.
Invece, per quanto riguarda le arance, saranno utilizzate solo quelle che vengono scartate. Inoltre, il biocarburante d'arancia non è corrosivo come il bioetanolo poiché il 70% dei suoi componenti è biobutanolo, che non si mescola facilmente con l'umidità.
Infine, il biobutanolo produce più calore del bioetanolo, ad un livello vicino a quello della benzina, aumentando così la percentuale di biocarburante d'arancia nel gas.
Fonte: ajw.asahi.com<
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