Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

"Reggio Emilia: il basilico "super" dei ragazzi della cooperativa sociale Il Bettolino"

La cooperativa sociale Il Bettolino, nei campi di Reggiolo e nelle serre di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dà lavoro a una cinquantina di dipendenti, tra i quali 27 ragazzi con disabilità psichica, e a un'altra sessantina di giovani svantaggiati offre l'opportunità di svolgere tirocini formativi e percorsi di inserimento sociale e lavorativo.

Ospiti di Coop al Salone del Gusto 2014, i ragazzi del Bettolino hanno presentato orgogliosi al Lingotto di Torino l'eccellenza delle loro dodici piante aromatiche (salvia, rosmarino, prezzemolo e menta, ma anche peperoncino, timo, origano, maggiorana…) oltre alla produzione numero uno, il loro vero fiore all'occhiello: un basilico talmente speciale che, dopo averne prodotti un centinaio di vasetti così, quasi per sfida una ventina di anni fa, ora va letteralmente a ruba, tanto che la produzione è aumentata a 300 kg al giorno..

"Siamo partiti 25 anni fa con una piccola serra, facevamo un po' di florovivaismo" spiega la neopresidente Francesca Benelli. "Ora fatturiamo 3 milioni di euro con i fiori e le erbe aromatiche. Abbiamo sia coltivazioni biologiche certificate, come il basilico bio in vaso che Coop ha inserito tra i prodotti della linea ViviVerde, sia coltivazioni in serra in colture idroponiche, cioè sull'acqua."

Una gran soddisfazione. Non solo dal basilico, anche dai ragazzi: "Brevettando il marchio Amici in Campo e sviluppando le coltivazioni bio abbiamo accettato la sfida di essere sul mercato, di non vivere solo di appalti degli enti pubblici. Ma rimaniamo una cooperativa sociale e vogliamo assicurare il lavoro ai nostri ragazzi, alcuni dei quali con handicap psichico e con ritardo mentale. Perciò abbiamo fatto la scelta di non servirci di serre automatizzate né di robot per i lavori nei campi e nel confezionamento, dove i nostri addetti eseguono manualmente le operazioni, mettendoci tanta passione e un grande impegno."

Le serre della cooperativa sorgono su terreni riconvertiti all'agricoltura, e la tanta energia richiesta per riscaldare e illuminare le serre viene ricavata dal biogas generato nel sottosuolo.
Data di pubblicazione: