Le caratteristiche del Peperone di Pontecorvo DOP
Un opuscolo del 1830 riporta che tra le colture del principato di Pontecorvo (che ricadeva nel dominio della Santa Sede) era presente anche quella del peperone. Inoltre in un articolo del 1873 si rivendicava il diritto di piazza per la vendita di capsicum (peperoni). Non mancano testimonianze fotografiche: nel libro "Per l'orticoltura del Lazio" di Guzzini-Gherardi (1939) si vede una fotografia raffigurante le vasche di trapianto di peperoni. L'area geografica di produzione di questo prodotto è rappresentata dall'intero territorio del comune di Pontecorvo, nella valle del fiume Liri, in provincia di Frosinone.
La Ciociaria è un'area particolarmente adatta alla coltivazione del vegetale originario delle Americhe. Il clima dell'area di Pontecorvo si presenta tipicamente continentale, con un'azione mitigatrice data dalla presenza del mare. I terreni preferiti da questo ortaggio sono leggermente calcarei e non devono in alcun caso permettere ristagni d'acqua, pena la morte di numerose piante attaccate da funghi. Vi è una raccolta precoce, che inizia verso la metà di luglio, e una tardiva, che ha inizio verso la metà di agosto e si protrae per tutto ottobre.
I terreni di coltivazione del peperone di Pontecorvo sono ricchi di argilla, molto profondi, permeabili e ben drenati in modo da permettere un rapido smaltimento degli eccessi idrici. Le caratteristiche del terreno (molto fertile) e le condizioni climatiche (piovosità elevata) conferiscono al peperone un sapore intenso.
Poco aspro e leggermente piccante, il frutto si presenta intero e trilobato, di forma cilindro-conica allungata con possibili striature verdi e la sua cuticola è più sottile rispetto ad altri prodotti corrispondenti allo stesso genere merceologico. La produzione del seme viene eseguita direttamente in azienda da parte degli agricoltori attraverso una selezione fenotipica (un metodo che permette di ottenere un seme dalle piante migliori). La semina viene effettuata nei vivai nel periodo compreso tra il 15 febbraio e il 15 aprile e la raccolta deve essere manuale ed eseguita durante il periodo che va dal 1 luglio al 30 novembre. I peperoni vanno mantenuti il meno possibile esposti al sole e una volta effettuata la raccolta del peperone bisogna attendere 3 anni prima di riseminarlo nello stesso terreno.
A metà settembre a Pontecorvo si tiene la tradizionale sagra del peperone, un momento in cui condividere il sapore di un frutto ottimo se consumato fresco, in insalata, in pinzimonio, in agrodolce, ma anche cotto, preparato in vari modi, usato per insaporire molte preparazioni gastronomiche o come contorno a secondi piatti. Visto il sapore intenso dell'ortaggio è bene scegliere l'abbinamento con vini morbidi altrettanto complessi dal punto di visto gustativo.