Ismea: situazione ortaggi nella 38ma settimana del 2014
Ortaggi a foglia:i prezzi delle varie tipologie di lattuga scambiate a Rovigo hanno avuto andamenti diversi; in particolare i listini della gentile e dell'iceberg sono risultati in calo, mentre quelli della cappuccio e della romana in lieve rialzo. Si vanno intensificando le operazioni di raccolta del radicchio negli areali produttivi veneti, l'aumento dell'offerta ha determinato un fisiologico calo delle quotazioni in tutte le piazze monitorate. Prezzi sostanzialmente invariati per l'indivia abruzzese, anche se gli operatori del settore segnalano un calo di interesse da parte della domanda.
Carote:prosegue il momento di difficoltà del mercato delle carote, il prezzo medio all'origine risulta nettamente inferiore rispetto a quello rilevato nell'analogo periodo della scorso anno. Su base congiunturale, listini stabili in tutte le piazze monitorate.
Melanzane: ripresa dei listini del prodotto quotato a Napoli e sulle piazze pugliesi, da ascrivere ad una contrazione dei quantitativi raccolti ed immessi nel circuito commerciale, a fronte di una domanda stabile. Prezzi confermati nei restanti areali produttivi.
Meloni:il +25% del prezzo medio all'origine dei meloni è stato determinato dalla conclusione della campagna di commercializzazione del prodotto di origine ferrarese e laziale, mediamente scambiato sulla base di quotazioni meno elevate rispetto alle altre piazze di riferimento. Nei mercati dove proseguono le contrattazioni, infatti, non sono state registrate variazioni nei listini rispetto alla settimana precedente.
Fagiolini: iniziata la raccolta manuale dei fagiolini boby autunnali negli areali vocati del veronese; il prodotto è stato scambiato sulla base di prezzi leggermente inferiori rispetto a quelli rilevati nell'analogo periodo del 2013. Listini sostanzialmente stabili nelle piazze già monitorate, in ragione di un'offerta calibrata alla richiesta da parte del mercato.
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Zucchine:si conferma l'andamento negativo del prezzo medio all'origine. In particolare le quotazioni sono risultate in ulteriore a flessione a Salerno, a causa di un aumento dell'offerta e per il prodotto scambiato sulla piazza di Rovigo, in ragione di un calo di interesse da parte della domanda.
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Pomodori: in gran parte dei mercati i listini dei pomodori non hanno subito variazioni rispetto alla settimana precedente, da segnalare solamente il lieve aumento dei prezzi registrati sulla piazza di Salerno, da ascrivere ad un progressivo calo delle disponibilità. Per lo stesso motivo quotazioni in ripresa anche per il tipo tondo liscio rodigino e per il cuore di bue scambiato a Cuneo. Andamento opposto per i listini del prodotto di origine veronese e sarda, anche a causa di un profilo qualitativo non sempre ottimale. Conclusi gli scambi a Catanzaro.
Peperoni: la lieve flessione del prezzo medio all'origine è da imputare esclusivamente all'andamento negativo dei listini del prodotto di origine pugliese, quotazioni confermate nelle altre piazze di riferimento.
Patate: settimana caratterizzata da una sostanziale stabilità nel mercato delle patate. Le uniche variazioni sono state il lieve rialzo dei listini del prodotto scambiato sulle piazze piemontesi, determinato però solamente dall'inizio delle vendite in uscita da magazzino ed il calo delle quotazioni registrato a Cesena, causato da una debole attività della domanda. Iniziata la campagna di commercializzazione a Cosenza, con un prezzo in linea con quello d'esordio dello scorso anno; terminate le contrattazioni nel napoletano.