Diversamente dalla UE, gli Stati Uniti potrebbero consentire l'import di agrumi dal Sudafrica

Mentre l'Unione europea continua a imporre requisiti rigorosi sulle importazioni di agrumi dal Sudafrica, un'altra opportunità d'esportazione potrebbe profilarsi per i coltivatori sudafricani attualmente alle prese con la problematica fitosanitaria del Citrus Black Spot (CBS): sembra infatti che gli Stati Uniti stiano valutando le importazioni da queste zone.

L'APHIS, il Servizio fitosanitario statunitense, ha proposto di modificare le disposizioni per frutta e verdura e permettere così l'importazione negli Stati Uniti di diverse varietà di agrumi freschi e ibridi di agrumi, provenienti da zone del Sudafrica dove sono stati riscontrati casi di CBS.

Come condizione di ingresso, i frutti devono essere stati prodotti secondo un sistema che preveda anche la tracciabilità della spedizione, delle procedure del centro di confezionamento e dei trattamenti fitosanitari. La frutta dovrà anche essere spedita in partite commerciali e accompagnata da un certificato fitosanitario rilasciato dalle Autorità sudafricane competenti, completo di una dichiarazione aggiuntiva che confermi che la frutta è stata prodotta secondo il suddetto approccio di sistema.

Questo permetterà l'importazione di agrumi freschi, ibridi di agrumi compresi, provenienti dalla Repubblica del Sudafrica, garantendo al contempo una barriera all'introduzione di insetti e fitopatie negli Stati Uniti.

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