Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Beneficiarie pesche, nettarine e l'ortofrutta soggetta all'embargo russo

Bruxelles potenzia le misure per i ritiri dal mercato

Venerdì 29 agosto la Commissione europea ha formalmente adottato l'atto delegato relativo alle misure che prevedono uno stanziamento di 125 milioni di euro per 14 categorie di prodotti ortofrutticoli deperibili (pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori, broccoli, cetrioli, cetriolini, funghi, susine, frutti di bosco, uva da tavola, kiwi, mele e pere) interessate dall'embargo russo. Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di sabato 30 agosto 2014 e comprende anche alcuni emendamenti al Regolamento Delegato UE n. 913/2014, varato il 21 agosto e contenente misure eccezionali per pesche e nettarine.

Gli interventi (cfr. FreshPlaza del 29/08/2014) prevedono prelievi per la distribuzione gratuita (o per altre destinazioni come il compostaggio e mancata raccolta) dal 18 agosto fino al 30 novembre. La Commissione ha confermato che ci sarà un limite di 82 milioni di euro per gli importi che possono essere assegnati alle mele e pere e di 43 milioni per gli altri settori interessati.

Subito una riunione in Regione Emilia-Romagna
"L'Emilia-Romagna – ha detto l'assessore all'Agricoltura Tiberio Rabboni – è pronta a cogliere al meglio questa opportunità anche perché è una delle poche regioni europee che vanta nel settore esperienze, risultati e sistemi operativi funzionanti. Nella riunione di oggi (29 agosto, nda), per pesche e nettarine abbiamo deciso di stilare un contratto tipo regionale per garantire un'applicazione veloce e facilitata del provvedimento europeo anche per le aziende agricole che non fanno parte di OP. Resta il rammarico per una gestione delle crisi di mercato ancora una volta inadeguata rispetto a necessità, tempi e risorse. Superata questa emergenza occorrerà ripensare tutta la materia. Chiederemo al Ministero di attivarsi in questo senso presso la Commissione europea. Come Emilia-Romagna siamo pronti a dare il nostro contributo".

L'incontro di Bologna è servito anche per affrontare il tema del provvedimento europeo a favore dei prodotti agroalimentari coinvolti dall'embargo russo. "Il regolamento sarà operativo, con retroattività dal 18 agosto, nei prossimi giorni – ha sottolineato Rabboni - ed essenziale sarà la tempestività con cui i produttori si attiveranno. Mentre il provvedimento sulle pesche e nettarine riguarda poche regioni italiane e spagnole, quello sull'embargo della Russia interesse molti Paesi europei. A fronte di un interesse così vasto e di risorse comunque inadeguate, essere organizzati e operativi farà la differenza. Per questo abbiamo già previsto una riunione ad hoc all’inizio della prossima settimana (questa per chi legge, nda)”.

"Esprimiamo un vivo apprezzamento per l'operato del Ministero dell'Agricoltura che ha lavorato con il massimo impegno per apportare modifiche e miglioramenti alle misure comunitarie per fronteggiare la crisi della frutta estiva, pur consapevoli della tardività delle misure per le pesche e della limitatezza dei fondi e delle misure per tener conto di tutte le produzioni ortofrutticole colpite dalla crisi". Questo il commento di Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative Agroalimentari.

"Il nostro Ministero – continua Agrinsieme - ha ottenuto importanti miglioramenti, tra i quali l’aumento per le Organizzazioni dei produttori, della contribuzione comunitaria dal 50 al 75% per i ritiri diversi dalla distribuzione gratuita, per mancata raccolta e raccolta verde (non applicabili questi a pesche e nettarine). Inoltre è stata confermata la retroattività delle misure applicabili a pesche e nettarine dall'11 agosto e la totale copertura per la distribuzione gratuita nel caso di produttori non associati alle OP".

Tra le altre novità contenute nel Regolamento delegato, evidenziate da Agrinsieme: un’ulteriore flessibilità nella gestione delle operazioni di ritiro all’interno del Programma operativo, con l'aumento dal 5 al 10% dei volumi ritirabili per le altre destinazioni e infine l'inclusione dei costi di confezionamento e trasporto per la distribuzione gratuita sia per le pesche che per gli altri ortofrutticoli.

"Auspichiamo ora – conclude Agrinsieme – che in occasione del prossimo Consiglio Agricoltura del 5 settembre il Ministro Martina insieme ai suoi colleghi francesi e spagnoli possa ulteriormente migliorare il quadro delle misure a medio e lungo termine destinate a fronteggiare la crisi dell’embargo russo".

Grande soddisfazione per il lavoro svolto dal nostro Ministero dell'Agricoltura e dalla squadra del ministro Martina è stato espresso anche da Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative. "Non abbiamo risolto la crisi della frutta estiva o l'embargo russo - ha detto Vernocchi - ma era importante ritirare dal mercato il prodotto e ora si può procedere. Da adesso, saranno determinanti i controlli, affinché tutti gli Stati membri possano beneficiare delle risorse comunitarie e non si verifichi un nuovo caso Escherichia coli, quando solo alcuni Paesi ne usufruirono meglio e più di altre".