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Lo ha proposto il Comitato di gestione di ieri

Da Bruxelles misure aggiuntive per la crisi della frutta estiva e per l'embargo russo

La proposta di Regolamento riguardante misure straordinarie a sostegno di alcuni prodotti ortofrutticoli interessati dall'embargo russo è stata emendata con il Regolamento delegato (UE) n. 913/2014 Misure eccezionali per pesche e nettarine. E' quanto scaturito dal Comitato di gestione OCM unica di ieri, 28 agosto 2014, a Bruxelles.

"Le misure annunciate nel Comitato di Gestione vanno nella direzione giusta per contrastare la crisi provocata dall'embargo russo sui prodotti agroalimentari europei - ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina - La Commissione europea ha inoltre accolto le richieste dell'Italia di inserire le susine nella lista dei prodotti ortofrutticoli oggetto del sostegno. Molto positiva anche la modifica delle disposizioni contenute nel Regolamento delegato sulle pesche e nettarine, per allinearle a quelle oggi (ieri per chi legge, NdA) adottate e migliorarne così l'efficacia".

"La proposta - ha confermato a FreshPlaza Davide Vernocchi, nella duplice veste di presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri Confcooperative e dell'AOP ApoConerpo - contiene importanti miglioramenti, come l'inserimento delle susine nella lista di prodotti ammissibili. Queste drupacee, importanti da un punto di vista quantitativo e tra i prodotti più colpiti dalla crisi di quest'estate, a differenza di pesche e nettarine possono beneficiare degli aiuti con la campagna commerciale ancora in corso. Non possiamo che apprezzare il lavoro del nostro Ministero, anche se purtroppo meloni, angurie, patate e cipolle non sembrano essere stati contemplati dall'Unione europea".

La proposta in dettaglio
Per la frutta fresca e deperibile interessata dall'embargo russo (pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiore, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, frutti rossi, uva da tavola, kiwi e le "neo-ammesse" susine) sono stati stanziati 125 milioni di euro e l'intervento straordinario, che ha validità retroattiva, prevede un sostegno supplementare temporaneo per le operazioni di ritiro dal mercato, mancata raccolta e raccolta verde, effettuate dai produttori nel periodo compreso tra il 18 agosto e il 30 novembre 2014. L'accesso a tali misure riguarda anche i produttori non aderenti alle Organizzazioni di produttori (OP).

Il sostegno comunitario previsto per le operazioni di ritiro dal mercato a finalità distribuzione gratuita è pari al 100% dell'importo definito dal regolamento per i diversi prodotti sia per i soci che i non soci di OP e contempla anche le spese di cernita, imballaggio e di trasporto.

Per gli associati in OP, viene incrementato dal 50 al 75%, il livello del supporto comunitario
per le operazioni di mancata raccolta, raccolta verde e ritiro con destinazione diversa dalla distribuzione gratuita, mentre resta invariato al 50% per gli altri produttori.

Il regolamento in questione consente anche di derogare a taluni vincoli e condizioni di programmazione della spesa previsti nei programmi operativi delle OP (tetto massimo di un terzo per le misure di prevenzione e gestione delle crisi e aumento del fondo di esercizio per una quota superiore al 25%) permettendo, altresì, di superare i massimali di aiuto comunitario del 4,6%.

Infine - con riferimento agli emendamenti al Regolamento delegato (UE) n. 913/2014 per il settore delle pesche e nettarine - si evidenzia la possibilità per i produttori di accedere al sostegno supplementare per tutte le diverse destinazioni contemplate per i ritiri dal mercato e un innalzamento dell'aiuto UE dal 50 al 75% per ritiri diversi dalla distribuzione gratuita effettuati da produttori soci di OP e dal 50 al 100% per ritiri con destinazione beneficenza realizzati da produttori non soci di OP.

Oltre ad avere elevato dal 5 al 10% del volume complessivo commercializzato dalle OP la percentuale massima di prodotto che può essere inviata alla distribuzione gratuita, il regolamento incrementa dal 5 al 10% la percentuale massima del volume commercializzato di pesche e nettarine da una OP, che può essere ritirata con destinazione diversa dalla gratuita.

L'adozione del provvedimento a livello comunitario potrebbe arrivare già oggi.