"Imprese agricole: arriva il dipendente "in condominio"
Un unico dipendente, dunque, potrà essere assunto da più imprese, per cui il monte orario di un lavoratore a tempo pieno potrà essere diviso tra più soggetti con esigenze diverse. Si risolvono così non pochi problemi agli operatori, spesso alle prese con stagionalità o spezzettamento del lavoro. Ad esempio, tre piccole aziende agricole per cui un dipendente a tempo pieno o anche part-time è troppo, si possono mettere insieme e assumere un full-time, diciamo, "in condominio". Lo stesso per le grandi aziende che così possono ottimizzare le risorse, condividendo magari forza lavoro in eccesso con i colleghi.
Con questo provvedimento il Governo accoglie una istanza di Confagricoltura, colmando così un vuoto legislativo. Nel dettaglio, la nuova disposizione si rivolge a più imprese, a soggetti parenti entro il terzo grado, ad imprese legate da un contratto di rete. Un esempio? Più fratelli che ereditano la stessa azienda e devono frazionare la gestione del personale, non sono costretti a dividersi i lavoratori. Semplicemente li assumono dividendo le spese. Altro caso: un unico titolare con più aziende può utilizzare i suoi dipendenti in maniera trasversale.
Confagricoltura ha chiesto al Governo di fare le cose semplici ed ecco già alcune istruzioni per l'uso. Tutta la parte burocratica è a carico di una sola impresa, quella capofila, che penserà a tutto e gli altri contribuiranno alle spese da sostenere per le scartoffie. Nel caso di una ispezione di verifica si fa nell'azienda capofila. La regolazione delle spese e quindi la divisione avverrà tra le parti. La responsabilità nei confronti dei dipendenti è divisa in parti uguali tra i soggetti. Se il lavoratore, ad esempio, deve riscuotere e le imprese a cui fa riferimento non pagano, tutte sono chiamate in causa e non solo la capofila.