Tra queste, l'azienda Retarder di Verzuolo (CN) - da oltre un decennio specializzata nell'offerta di soluzioni tecnologiche di conservazione – ha recentemente dato vita ad un micro-network di ricerca grazie alla collaborazione del DISAFA- Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali dell'Università di Torino e del Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (TN).
Da sinistra: Aldo Rivoira, Luca Rivoira e Franco Locati, nello stand Retarder a Fruttinfiore
Riferisce a FreshPlaza il titolare Aldo Rivoira: "Dallo scorso settembre, abbiamo attivato un sistema di monitoraggio scientifico extra-territoriale, coordinato dai ricercatori Cristiana Peano del DISAFA e Livio Fadanelli della Fondazione Mach, che hanno rispettivamente testato il nuovo sistema di sanificazione ambientale IONNY® su pere di varietà Abate e su piccoli frutti."
IONNY® è un sistema di purificazione delle celle frigorifere della Fruit Control Equipments che genera ioni a elevata intensità di carica, capaci di neutralizzare efficacemente i composti organici volatili (VOC) aerodispersi, insieme a una vasta gamma di patogeni, funghi, virus, acari e batteri.
Spiega la Prof.ssa Cristiana Peano: "Lo scarto derivante da problematiche protratte dalla cattiva gestione in campagna, o nelle fasi di stoccaggio e imballaggio, richiede oggi più che mai l'implementazione di nuove tecnologie. Per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli, la fase di magazzino rappresenta il punto chiave attraverso cui il prodotto fresco può arrivare sulla tavola del consumatore soddisfacendo i requisiti desiderati, riducendo al massimo la catena degli sprechi."
"Nell'ambito della nostra ricerca - prosegue la Prof.ssa Peano - abbiamo stimato che le pere potevano essere uno dei prodotti più significativi nel valutare il percorso di innovazione tecnologica di processo. Infatti, le criticità che caratterizzano la fase post-raccolta delle pere Abate riguardano il mantenimento per tempo prolungato delle caratteristiche organolettiche dei frutti, nonché la necessità di controllare il processo di maturazione e di senescenza del prodotto. In aggiunta a questo, una cattiva gestione nel processo di conservazione influisce - oltre che sui tempi di commercializzazione - anche sul processo di packaging, a causa della riselezione che si rende necessaria prima del confezionamento del prodotto. Lo scopo principale della ionizzazione, oltre che di ridurre il deperimento organico del cibo, è quello cioè di limitare al massimo il rischio di diffusione per contaminazioni incrociate ("cross-contaminations") di varie malattie di origine alimentare."
"Con l'avvio del test - spiega la ricercatrice del DISAFA - abbiamo attivato il sistema IONNY® in una cella frigorifera (2°C) ad atmosfera normale, dedicata alla conservazione di pere Abate. A cadenza mensile abbiamo poi prelevato campioni significativi di frutti su cui sono state effettuate analisi di tipo distruttivo (durezza, zuccheri e acidità titolabile), nonché osservazioni visive (esterno e interno del frutto) e test gustativi."
"Pur trattandosi di una ricerca ancora in corso, a livello scientifico è già possibile affermare che l'utilizzo di IONNY® può garantire un prodotto con caratteristiche qualitative interessanti anche dopo 120 giorni di frigo-conservazione, favorendo altresì una evidente riduzione nell'incidenza del riscaldo. Traguardi che lo delineano fin d'ora come un'innovazione efficace nel controllo della maturazione e della senescenza durante il periodo di stoccaggio a freddo delle pere."
A questo responso positivo fa eco anche l'esperienza sui frutti di bosco condotta da Fadanelli (clicca qui per un poster di sintesi in Inglese sugli esiti della ricerca): per entrambe le ricerche sono però necessarie ulteriori prove per determinare la specifica combinazione con altre varietà, magari di differenti provenienze regionali.
Conclude Rivoira: "Il percorso di indagine proseguirà coinvolgendo sempre più attivamente il tessuto produttivo, per il quale il sistema IONNY® può rilanciare a tutti gli effetti un processo di innovazione e ottimizzazione tecnologica, a vantaggio dell'economia di tutta la filiera agroalimentare."
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Aldo Rivoira
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