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Societa' di venture capital sempre piu' interessate ad investire nel settore

BioConsortia: i microorganismi possono aumentare le rese agricole

Ottimizzando le combinazioni tra piccoli organismi che vivono sulle piante si potrebbe contribuire al nutrimento di una popolazione in continuo aumento. I diversi organismi che vivono sia sulle colture sia nel suolo coltivato possono essere misurati in cifre astronomiche; la giusta combinazione di questi microorganismi potrebbe fare la differenza, in futuro, tra colture produttive e non produttive.

BioConsortia, compagnia start-up di origine neozelandese ma oggi con sede a Davis (California, USA), ha lanciato un nuovo prodotto che utilizza i più recenti strumenti genetici per identificare la corretta combinazione di microorganismi che possono significativamente aumentare la resa delle colture, da soia al grano, fino al mais. La società venderà la sua soluzione di microorganismi come prodotto per trattare le sementi e come additivo per il suolo.

Per realizzare lo sviluppo e il lancio del suo prodotto, BioConsortia ha raccolto 15 milioni di dollari da Khosla Ventures e Otter Capital. E' stato anche proposto un nuovo amministratore delegato, Marcus Meadows-Smith, ex amministratore delegato di AgraQuest, una società biotech con sede sempre a Davis, venduta nel 2012 a Bayer per 500 milioni di dollari (cfr. FreshPlaza del 06/07/2012).



Andrew Chung della Khosla Ventures, responsabile degli investimenti della società, ritiene che questa tecnologia rappresenti "un'opportunità esplosiva in agricoltura"; paragonandola ad una piattaforma farmaceutica tecnologica, in grado di ridurre il time to market (= tempo che intercorre dall'ideazione di un prodotto alla sua effettiva commercializzazione) di un farmaco da 15 a soli 3-5 anni, ad una frazione del costo normalmente sostenuto.

Le società di venture capital mostrano un crescente interesse ad investire in innovazioni destinate al settore agricolo man mano che le imprese di coltivazione mostrano di diventare sempre più high-tech, adottando nuovi sistemi di sensori applicati alle colture e strumenti analitici avanzati. Alcune start-up utilizzano tecnologie di nuova generazione, come i droni per controllare le produzioni e robot che possono spruzzare i fitofarmaci sulle file di piante in modo più efficiente rispetto alla manodopera umana.

BioConsortia sta investendo sulle più recenti tecnologie genetiche, come il sequenziamento avanzato del DNA e l'analisi genetica delle comunità microbiche (chiamata Automated Ribosomal intergenic Spacer Analysis). Alcuni scienziati pensano che utilizzare la genetica per identificare, isolare e gestire i microorganismi delle piante potrebbe aumentare significativamente l'efficienza in agricoltura nei prossimi anni; uno degli obiettivi del gruppo è di utilizzare i microrganismi per aumentare le rese del 20% nei prossimi 20 anni. Meadows-Smith ha detto che Monsanto, Syngenta, Bayer e Arysta stanno tutti investendo nelle tecnologie microbiologiche per l'agricoltura.

Poiché la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi entro il 2050, le aziende agricole del pianeta dovranno produrre più cibo a parità di superficie. Ciò significa che le aziende dovranno diventare più efficienti nei prossimi anni, utilizzando sia tecnologie genetiche sia tecnologie informatiche e della comunicazione.

Fonte: http://gigaom.com/2014/04/07/meet-bioconsortia-a-startup-using-microbes-to-boost-crops/
Data di pubblicazione: