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Un registro informatico inalterabile contro le truffe utile anche in ortofrutta

Le nuove tecnologie legate a Internet, all'uso di computer, alla condivisione di dati e informazioni stanno interessando tutta la filiera agricola. L'Agricoltura 4.0 è una realtà e le innovazioni, nel giro di poco tempo, saranno "disruptive" cioè "dirompenti". Approfondiamo l'argomento con l'avvocato Gualtiero Roveda che ha affrontato la questione nel corso dell'ultima Assemblea di Fruitimprese Veneto, organizzata dal presidente Stefano Pezzo.

FreshPlaza (FP): Qual è il nuovo scenario legato all'Agricoltura 4.0?
Gualtiero Roveda (GR): La tecnologia informatica, compiutamente impiegata, consente l'integrazione e la condivisione di dati e informazioni tra macchine diverse e tra operatori lungo tutta la filiera. Dal campo alla vendita, i singoli passaggi del processo produttivo possono essere ottimizzati tramite la cosiddetta Internet delle Cose (Internet of Things -IoT) e la Blockchain. Ciò può consentire di migliorare la qualità dei prodotti e la resa produttiva. In ogni fase del processo agricolo è possibile monitorare i risultati, i costi delle varie operazioni e confrontarli con i prezzi attesi. E', altresì, possibile garantire la certificazione della qualità, dell'origine e dei metodi di produzioni.

FP: Più specificamente, cosa si intende con Internet delle Cose?
GR: Algoritmi, software, sensori e centraline rendono gli strumenti di lavoro intelligenti. Questi possono comunicare dati su se stessi e accedere a informazioni aggregate, raccolte da altri oggetti, in banche dati contenenti enormi quantità di informazioni. Ciò consente loro di prendere decisioni per contrastare più efficacemente, ad esempio, le malattie delle piante e gli insetti, di regolare i trattamenti di difesa, la nutrizione, l'irrigazione. L'Internet of Things può, pertanto, ottimizzare le produzioni, con risparmio in termini di costi e di impatto ambientale, nonché agevolare lo stoccaggio, il condizionamento e la vendita dei prodotti ortofrutticoli.



FP: Si parla molto di Blockchain. Di cosa si tratta?
GR:
La Blockchain pare rappresentare uno strumento geniale, capace di rivoluzionare molti aspetti dell'organizzazione sociale come oggi la conosciamo e costituire anche un'opportunità di grande interesse all'interno della catena alimentare e agricola. In pratica, consiste in un registro informatico inalterabile, immodificabile e quindi immune da corruzione, in grado di garantire la verifica, il controllo e la completa trasparenza di atti e decisioni. La Blockchain può determinare lo sviluppo e la concretizzazione di nuove forme di democrazia distribuita. E' la tecnologia su cui si fonda la moneta digitale Bitcoin e che può essere utilizzata per la gestione di transazioni e scambi di informazioni e dati anche in settori completamente diversi da quello finanziario.

FP: Come può essere impiegata questa tecnologia nel settore ortofrutticolo?
GR:
L'Economist ha definito la Blockchain come una "macchina della fiducia" che assicura l'autenticità delle informazioni. Queste, infatti, rese affidabili e inalterabili mediante tecniche crittografiche, sono registrate in una sorta di libro mastro digitale ampiamente distribuito su Internet a disposizione di tutti gli utenti. Grazie a questo registro è possibile conoscere l'origine dei prodotti, i metodi usati per la produzione, i trattamenti effettuati, le caratteristiche organolettiche, etc.

FP: Alcuni hanno suggerito l'utilizzo della Blockchain anche per eliminare le criticità legate all'utilizzo dei voucher in agricoltura.
GR:
E' vero. Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, con un intervento intelligente ha evidenziato che, tramite questo strumento informatico, è possibile stipulare i cosiddetti smartcontracts, cioè i contratti intelligenti che possono trasferire in automatico il corrispettivo a prestazione realizzata. Se il contratto ordinario è rafforzato dalla legge, un contratto intelligente è rafforzato dall'immutabilità e dalla oggettività dei codici crittografici. Il sistema consentirebbe, inoltre, di tracciare compiutamente voucher e prestazioni occasionali.