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Ancora problemi da orobanche sul San Marzano

Situazione preoccupante per le piantagioni di San Marzano, dal nord al Sud d'Italia, ma ovviamente molto di più al sud dove la coltura è ampiamente diffusa. L'orobanche è una pianta parassita che ormai è insediata in diverse zone produttive e causa danni a molte orticole.




La diffusione delle orobanche sta compromettendo il futuro di diverse colture quali sedano, finocchio, brassicacee, camomilla e soprattutto pomodoro, una delle più importanti colture del territorio non solo campano ma anche pugliese ed emiliano.



L'ultimo allarme è arrivato dall'agro nocerino per infestazioni in corso su pomodoro San Marzano DOP, in quello che è l'areale più importante per questa coltura. "Le infestazioni, già presenti da diversi decenni, a causa delle particolari condizioni climatiche e al mancato avvicendamento sono esplose nelle ultime settimane in modo distruttivo. Diverse istituzioni pubbliche e private stanno lavorando, ormai da anni, per mettere a punto strategie e prodotti utili per limitare i danni provocati da questa fanerogame parassitaria", afferma Aniello Crescenzi, docente all'Università della Basilicata.


Ogni pianta ospite può essere parassitizzata da più piante di Orobanche. L'entità del danno dipende dalla precocità dell'attacco. Tra i danni, diretti e indiretti, si ha: deperimento fino alla morte delle piante attaccate; diminuzione delle rese fino al 70 - 80%; peggioramento delle caratteristiche del prodotto (sostanza secca, zuccheri); imposizione di rotazioni con preclusione di particolari colture (es. Pomodoro in campi infestati da Orobanche); svalutazione del terreno; aumento dei costi di produzione; maggiore sensibilità a fisiopatie (ad es. marciume apicale).