L'azienda ispicese Agriblea indossa la maglietta rossa per il dramma dei migranti

Il 7 luglio 2018 anche Agriblea ha aderito all'appello lanciato da Don Luigi Ciotti e dall'Associazione Libera di indossare "una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità". Il titolare Giorgio Agosta e tutti i dipendenti dell'azienda, italiani ed extracomunitari assieme, hanno indossato la maglietta rossa per ricordare le tante tragedie in mare dei migranti, cui abbiamo assistito impotenti, e per riflettere sulla comune appartenenza al genere umano che ci rende fratelli.

Come recentemente fatto osservare dal presidente dell'INPS Tito Boeri, all'Italia, alle nostre imprese, servono migranti regolari per svolgere tanti lavori che gli Italiani non vogliono più fare; pertanto è necessario creare una cultura dell'accoglienza capace di coniugare sicurezza, solidarietà e integrazione.

L'osservazione di Boeri non solo è condivisibile, è anche auspicabile che venga inserita nell'agenda dei lavori del Governo attualmente in carica e di quelli futuri. "Nelle nostre campagne servono più migranti regolari per far fronte a un bisogno di manodopera sempre più crescente. La regolarizzazione fa sì che chi viene per lavorare in Italia sia regolarmente assunto e giustamente retribuito; solo così si potrà combattere la piaga del caporalato, o peggio ancora, del lavoro in nero. Solo così si potrà costruire un'Europa moderna basata sui principi di libertà, uguaglianza e fraternità".