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Repubblica Dominicana

Diritti del lavoro nella 'Repubblica delle banane'

Repubblica delle banane, in senso tutt'altro che figurato: in una ventina di anni, infatti, la Repubblica Dominicana è diventata il primo produttore mondiale di banane biologiche, con il 40% dei frutti prodotti nel circuito equosolidale. Un terzo di questa percentuale arriva sulle tavole degli Italiani.

Il sistema Fairtrade è riuscito a spingere il governo dominicano a migliorare le condizioni dei lavoratori impiegati nella produzione di banane, che per l'80% sono migranti.



"Abbiamo lavorato, di concerto, con le cooperative locali, in particolare quelle associate al sistema Fairtrade - ha dichiarato a Radio Articolo 1/Ellemondo Paolo Pastore, direttore di Fairtrade Italia - e abbiamo spinto affinché ci fosse una legislazione che consentisse la regolarizzazione di questi lavoratori. Se chi lavora è invisibile, non ha documenti e non ha alcun tipo di tracciabilità, non può accedere ad alcun servizio di base (pasto giornaliero, alloggi, ecc). La regolarizzazione è il pre-requisito per poi intervenire anche sul salario minimo, che in Repubblica Dominicana è fissato a 7.000 pesos (140 euro). Con il sistema Fairtrade si è riusciti ad arrivare al doppio".

"E' un processo lungo, ma noi ci crediamo fortemente - continua Pastore - Insieme alle cooperative del settore bananiero e al sindacato abbiamo raggiunto un esito dignitoso. Ovviamente non si tratta della risoluzione dei problemi lavorativi in Repubblica Dominicana ma ne costituisce le basi per un miglioramento radicale delle condizioni di vita e di lavoro di migliaia di lavoratori migranti".

Banelino
La Cooperativa Banelino ha cercato di imporre alcuni standard sia da parte dei produttori sia da quella dei lavoratori. Si tratta di un'associazione di piccoli produttori della Repubblica Dominicana settentrionale che producono banane certificate biologiche e Fairtrade. Da quando, nel 1998, la cooperativa è entrata nel sistema Fairtrade, in pochi anni i villaggi locali si sono rapidamente trasformati: le capanne sono diventate case di legno, sono stati scavati canali di irrigazione. Per migliorare le condizioni di lavoro, sono stati creati servizi igienici e un servizio mensa a prezzi agevolati.



Sono più di 2.000 le famiglie che possono beneficiare di questi miglioramenti, che rappresentano un vero e proprio investimento per il futuro, per sé e per i propri figli.

Il team medico pagato con le risorse stanziate da Banelino, attraverso Fairtrade premium, ha effettuato oltre 10.000 interventi di medicina di base. Banelino sostiene anche economicamente 9 scuole, 7 delle quali situate nelle aree rurali, nei pressi quindi delle coltivazioni. In questo modo, le famiglie possono seguire da vicino i propri figli.

"Sono molto fiduciosa ora, molto più di prima - ha sostenuto Concepción, produttrice di banane nella cooperativa Banelino - Se oggi uno dei miei bambini dovesse ammalarsi, so che posso risolvere il problema immediatamente".