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Pasqua ha portato tanta grandine dal Veneto alle Marche

Una serata di Pasqua poco felice per il comparto ortofrutticolo. Il 16 aprile 2017, dopo mesi di siccità e temperature al di sopra della media stagionale, si è scatenato un temporale, a più riprese, che ha portato danni in un'ampia fascia che va dal Veneto fino alle Marche, comprendente l'area adriatica e ampie zone dell'entroterra.


Radicchio danneggiato a Chioggia (fonte Gbp)

Abbiamo raccolto segnalazioni di danni da Chioggia a Pesaro, passando per la provincia di Bologna, Ravenna, Cesena. Grandine e vento, soprattutto, e pioggia a scrosci violenti, che hanno causato danni alla frutta (albicocche in primo luogo e fragole) e alle orticole come radicchio, spinaci, cipolla.

Nel pomeriggio del 16 aprile, la zona del basso Veneto, a Chioggia (Venezia), dopo le 18, "ha subito temporali a più riprese" afferma Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio del Radicchio di Chioggia. "Il tutto pare essere partito in laguna con una tromba marina rimasta in acqua. Poi il temporale ha scaricato nella zona fra il Brenta e l'Adige e la grandine ha colpito duro; il radicchio precoce ha subito danni".

"Un 10% di raccolto questa mattina (lunedì 17 ndr) viene scartato anche nelle zone meno colpite, figuriamoci le altre. Chi aveva già tolto il tnt (tessuto non tessuto) ha subito danni maggiori. Ho parlato con alcuni produttori che parlano di un 30% di danno. Problemi anche nell'area di Sant'Anna e, mi hanno riferito, anche la zona di Rosolina mare" conclude Boscolo Palo.




Scendendo a sud, ripercorrendo l'itinerario del temporale, vicino a Medicina (Bologna) vento e grandine hanno danneggiato la cipolla. Sempre in provincia di Bologna, segnalazioni sono arrivate dalle colline attorno a Imola, conosciute per la produzione di albicocche. Grandine, più o meno intensa, anche a Castel San Pietro, Budrio, Castenaso, Crevalcore, Granarolo. Nell'area nord-ovest colpiti soprattutto i territori di Palata di Crevalcore, Decima di San Giovanni in Persiceto, Castello d'Argile, Pieve di Cento, un territorio coltivato soprattutto a frutteti come si legge in una nota della Coldiretti di Bologna.

Nel ferrarese, più grandine che pioggia in zona Codigoro e nei lidi, entroterra compresi. Il tecnico Alessandro Passerini ci segnala grandinata forte nel basso ferrarese verso la zona costiera con i Comuni di Bondeno, Cento e Renazzo fra quelli colpiti.



Rete antigrandine colma. A destra, rami di kiwi spezzate dalla forza del vento (fino a 85 km/h) nella bassa cesenate

Nel ravennate, la grandine ha colpito a macchia di leopardo. Di certo la fascia verso il mare è stata investita dalla grandine, mentre in collina Fabio Pesci, del Condifesa Ravenna, ha avuto segnalazioni da Casola Valsenio.

A Cesena (Forlì-Cesena), grossi problemi un po' ovunque. La grandine è caduta alle 23 e poi dopo la mezzanotte. Le dimensioni sono arrivate fino alla noce (a sud della città), ma questo non abbiamo potuto verificarlo di persona. Andrea Ferrini, presidente del Condifesa FC-RN, descrive che entrambe le province sono state colpite in maniera più o meno intesa, da Forlì a Rimini.


Fragole segnate dai colpi di grandine a Gambettola. I danni si riscontrano in realtà dopo 24-48 ore dall'evento

L'agricoltore Massimo Brunelli, a est di Cesena in direzione Rimini, ci ha mostrato le sue nettarine segnate ovunque. Per sua fortuna, pochi giorni fa aveva aperto le reti antigrandine su due ettari di melo Pink Lady. Il suo vicino ha avuto un impianto di albicocco duramente colpito, con parecchi danni.



A Gambettola, sempre in provincia di Forlì-Cesena, grossi danni anche a tutti gli impianti di fragole scoperti. Buona parte del raccolto è stato danneggiato. Le forti raffiche di vento hanno spezzato giovani piante di kiwi, come ci hanno segnalato i tecnici del Consorzio Agrario Adriatico Luca Molinari e Andrea Rossi.



Christian Zavalloni, agricoltore della bassa cesenate, ci ha mostrato svariati ettari a spinacio che dovevano essere raccolti fra il 18 e il 20 aprile. "Purtroppo - dice Zavalloni - le foglie sono state letteralmente tritate e difficilmente si potrà procedere".


Spinaci pronti per la raccolta, letteralmente frantumati dalla grandine

"Danni anche alle cipolle, però questa coltura, tardiva, sarà recuperata. La forza della grandine ha bucato perfino il tnt, mentre il vento ha rovesciato i bins e le casse in diversi magazzini".


Tessuto non tessuto bucato dalla forza del ghiaccio

I frutticoltori, oltre al danno, ora devono sostenere ulteriori spese perché la frutta va trattata contro la Monilia per evitare il propagarsi del fungo sulle ferite di albicocche e pesche e di certe orticole.



Nel basso riminese e fino a Pesaro sono state registrate diverse grandinate, una delle quali ha letteralmente imbiancato le campagne. E le previsioni per i prossimi giorni anticipano ancora bruschi cali di temperatura.