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Una drammatica fotogallery

Salento: la foresta pietrificata degli uliveti che un tempo furono

Alla fine dei giochi, la Xylella ha vinto. Ha trionfato sull'incapacità degli uomini di frenare un morbo devastante. Basta percorrere le strade del Salento, in Puglia, per sentirsi mancare il fiato.



Chilometri di uliveti, migliaia di ettari a perdita d'occhio, con i segni evidenti di una fitopatia che, più ci si muove verso sud, e più appare senza rimedio. Una vera piaga biblica che ha lasciato pietrificati i nodosi e un tempo maestosi alberi d'ulivo, oggi carcasse contorte ridotte a legna da ardere, che gridano vendetta.




Vendetta per un'intera economia agricola distrutta, annientata nel volgere di una manciata d'anni. Un paesaggio violentato nella sua stessa essenza e che rischia di diventare preda di speculazioni edilizie. Una catastrofe di cui sembra non importi più niente a nessuno, forse perché ormai tutto è andato, irrimediabilmente, perduto.


Ma prima di svendere gli antichi uliveti ridotti a sterpaglie, bisognerebbe pensare a una riconversione che restituisca al Salento (e alla Puglia) i suoi solenni panorami agricoli, e la sua dignità.



Per ora, il viaggio in quelle terre è solo fonte di infinita tristezza, come potrete constatare anche voi scorrendo il nostro fotoalbum (clicca qui per accedere). R.I.P.
Data di pubblicazione: