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Produzione di alta montagna - con reportage fotografico!

Verona: al via la terza stagione di Fragolà, la fragola-gioiello di Ceradini Group

Quella iniziata giovedì scorso, 12 giugno, con due settimane d'anticipo rispetto al 2013, è la terza stagione di Fragolà, la fragola-gioiello d'alta montagna della veronese Ceradini Group, coltivata a Velo Veronese (VR) a 1.100 metri d'altezza. Perché anche questa sia una stagione di successo le premesse ci sono tutte.



L'azienda è leader nel settore dei kiwi: suoi sono i marchi KingFruit, KingKiwi, SweetKiwi e GoldKiwi, così come Ceradini B&C, vivaio di produzione e commercio kiwi. Commercializzano i kiwi prodotti nei 90 ettari di proprietà (erano 10 nel '97) e quelli di altri 150 produttori, spedendo in Italia e all'esterno, soprattutto in Cina, dove sono stati tra i primi ad arrivare, così come in Corea del Sud dove sono gli unici privati italiani a commerciare. Nel 2011, l'anno in cui il batterio Psa è arrivato in Italia, si è delineata l'idea e la necessità di diversificare la produzione. "Ci serviva un prodotto che potessimo produrre e che fosse di altissima qualità, com'eravamo abituati con i kiwi", spiega a FreshPlaza Massimo Ceradini. Alla fine, la scelta è caduta sulle fragole d'alta montagna, coltivate fuori suolo.

Clicca qui per un reportage fotografico sulla giornata dimostrativa.

Massimo Ceradini.

Nel 2012 è diventato operativo l'impianto di serre costruito a Velo Veronese. All'epoca le piantine coltivate erano 140.000 e fu subito un successo, tanto che l'anno seguente si fece il bis con una produzione ancora maggiore: 220.000 le piante coltivate. Anche quest'anno la produzione è prevista in aumento: le prime stime parlano di circa 200 tonnellate. A dimora ci sono infatti 300.000 piantine delle varietà Irma, Capri e San Andreas, su un sistema coperto che si estende su 4,5 ettari, per complessivi 25 chilometri di filari.



Proprio l'aumento di produzione ha reso necessario trovare soluzioni ad hoc per costruire nuove coperture. Se inizialmente si potevano usare le zone pianeggianti ben presto si sono dovuti coprire anche i pendii della montagna. "Le coperture seguono il profilo della montagna – spiega Andrea Bonetti, agronomo della Ceradini e mente tecnica del progetto Fragolà – per permettere al caldo di uscire, mentre le piante restano quasi perpendicolari, così si raccoglie sempre in piano. Inoltre ogni filare ha due linee, una sopra e una sotto: la loro posizione e l'inclinazione della montagna fanno sì che le piante siano sempre esposte al sole."

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Andrea Bonetti.

Questo è solo uno dei mille segreti dell'impianto. La fertirrigazione e la divisione dei 4,5 ettari dell'impianto garantiscono una crescita ottimale e uniforme di tutte le piante. Tutta l'acqua usata in eccesso per la fertirrigazione viene riciclata, mentre 5 grandi serbatoi permettono di recuperare l'acqua piovana; la differenza tra questa e quella che serve viene prelevata da 5 piccoli pozzi che attingono da un cono vulcanico.


Uno dei serbatoi idrici.

Ma è forse la "transumanza" l'asso nella manica di Fragolà. "Per ottenere una produzione costante tutti differenziano con impianti a diverse quote – continua Bonetti – ma noi no. Siamo gli unici a fare la cosiddetta transumanza. Parte della nostra coltivazione è su traliccio, mentre un'altra è in vaschette. Queste vengono piantate a Verona ai primi di aprile e successivamente, a maggio, con i primi caldi, vengono portate su a Velo Veronese. In questo modo la produzione si allunga su tutta la stagione, fino all'autunno. In questi giorni è partita la raccolta delle prime fragole nelle vaschette, mentre intorno al 20 di giugno dovrebbe iniziare quella su traliccio."

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Il risultato di tutti questi accorgimenti, oltre a una completa tracciabilità, "è un prodotto eccezionale, sia alla vista che al gusto - spiega Massimo Ceradini - L'anno scorso ha spuntato prezzi al di sopra della media, anche 14 euro per 2 chili; è un prodotto da boutique. Ecco perché lo paragoniamo a un gioiello."



Discorso a parte merita il marketing di Fragolà. Queste fragole sono commercializzate in cassette da 2 chili (8 vaschette da 250 grammi): il look è immediatamente riconoscibile, con prevalenza del colore rosso, con il fondo personalizzato da fotografie artistiche. "Volevo qualcosa che comunicasse tutta l'eccezionalità di questa fragola, nulla di anonimo, ma al contrario accattivante e sensuale. Voglio che chiunque veda la scatola si accorga di avere davanti qualcosa di eccezionale", spiega Massimo. Insieme alla scatola c'è poi tutta una serie di articoli griffati Fragolà ad accompagnare i commercianti: espositori, bandiere, polo; a breve arriveranno anche bag, frisbee e magneti.

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Proprio quest'approccio al marketing è stato citato, insieme a Marlene, Pink Lady, Melinda e molti altri, come esempio specifico di comunicazione "sensual" (cfr. FreshPlaza del 13/06/2014) in occasione convegno Consumi di frutta e verdura organizzato a Bologna il 9 giugno dal Cso-Centro servizi ortofrutticoli.

Contatti:
Massimo Ceradini
Ceradini Group
Tel.: (+39) 045 8510268
Fax: (+39) 045 8518981
Cell.: (+39) 347 5366206
Email: info@ceradinigroup.com
Web: www.ceradinigroup.com
Facebook: www.facebook.com/ceradini.fragola
Data di pubblicazione: