FreshPlaza ha intervistato Roberto Giadone (nella foto accanto), presidente e direttore commerciale della Azienda agricola Natura Iblea srl, una delle maggiori aziende biologiche dell'Italia centro-meridionale.Tutto nasce nel 2001, quando alcuni imprenditori siciliani rilevano una vecchia azienda bio ormai in dissesto e iniziano l’attività agricola per fare – come dice Roberto Giadone – "qualcosa di buono e di diverso in Sicilia". L’obiettivo è una produzione biologica di alta gamma e la realizzazione di una piattaforma che, superando le agenzie e gli intermediari, possa diventare interlocutrice diretta per le grosse catene distributive commerciali.
Obiettivo raggiunto: oggi Natura Iblea fornisce tre fra i maggiori supermercati della GDO in Germania, Svizzera e Danimarca, oltre ad altri clienti, distributori su negozi specializzati in Italia e all’estero (anche Francia e Austria, oltre ai Paesi suddetti).
Il fatturato dell’azienda arriva infatti per il 75% dall’estero e solo per il rimanente 25% dall’Italia.
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Anche se l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto, la vicenda è stata più complicata di quanto può sembrare: la realtà produttiva siciliana è polverizzata, con grossi problemi legati alla logistica e, per superare queste difficoltà, negli anni Natura Iblea ha dovuto affinare la capacità di rivolgersi sia al piccolo produttore che all’amministratore delegato delle grandi catene distributive.
L’azienda è posizionata nel cuore del Sud-Est siciliano, in quella che viene definita la fascia trasformata, su un centinaio di ettari distribuiti tra Ispica, Modica e Rosolini, cui si aggiungono altri 80 ettari degli agricoltori che conferiscono i loro prodotti a Natura Iblea (a lato le serre a tunnel dell'azienda). Per rispettare i dettami del biologico, e superare i problemi legati ai nematodi e alla stanchezza del terreno, qui si eseguono parecchie rotazioni colturali, quindi l’offerta cambia ciclicamente.
Parliamo di un listino di 16-17 prodotti (clicca qui per scaricare l'elenco). Le "specialità" a marchio Natura Iblea sono: zucchino, tutta la gamma del pomodoro, carota, finocchio e melone.
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Tutto questo si traduce in un volume di 5.000 tonnellate di produzione (e 5 milioni di euro di fatturato, sempre alla produzione), vale a dire ortaggi interamente confezionati in vaschette etichettate per destinazioni già stabilite e a prezzo pre-pattuito. Giadone precisa: "C’è una grande differenza tra valore alla produzione e alla commercializzazione: si può tranquillamente dire che ogni euro di produzione corrisponde a sette euro di commercializzazione".
Una interessante peculiarità aziendale è che si tratta dell’unica azienda agricola siciliana che abbia forma di società di capitale (srl), il che comporta trasparenza per il bilancio, trasparenza nell’assetto societario e un controllo interno di gestione, con l'applicazione della contabilità industriale: ogni singolo lotto di produzione viene cioè inizialmente budgetizzato, monitorato economicamente ogni mese e, infine, raffrontato il risultato con il budget.
"Poiché abbiamo 17-20 prodotti sul listino settimanale – spiega il presidente di Natura Iblea – diamo a molti clienti la possibilità di rifornirsi dell’intera gamma mediterranea. Faccio un esempio: un distributore di Vienna o di Amburgo, che rifornisce una trentina di negozi specializzati bio, con noi riesce ad avere, tramite pedane miste, la produzione stagionale mediterranea per dieci mesi all’anno".
Natura Iblea è dotata di tutte le principali certificazioni: da Bioagricert, a Bio Suisse, NOP/USDA, GlobalGAP, qualità ISO 9001, tracciabilità ISO 10939, IFS (International Food Standard), fino alla Certificazione DOP Monti Iblei e l’IGP Carota Novella di Ispica.Il futuro del biologico in Italia
"Il bio italiano dovrebbe identificarsi meglio, sia come produzione che come provenienza. Per fare ciò sarebbe necessario adottare un identificativo riconoscibile, un marchio del Biologico made in Italy. Cosa che per altro hanno già fatto paesi come la Germania (Bio Siegel) e la Danimarca (red Ø-label). Noi continuiamo a perderci in sfumature locali, o anche in marchi Dop e Igp così ridotti e limitati, che sono difficili da comprendere all’estero".
"Il Sud-Est della Sicilia rappresenta circa l’80% della produzione orticola biologica europea nel periodo invernale – continua Giadone - e Natura Iblea da sola impiega 120 dipendenti, ma tutto questo viene difficilmente recepito dalle Istituzioni e dai cittadini. L’agricoltura non viene vista come una risorsa, eppure nella sola provincia di Ragusa il comparto agricolo conta 20.000 addetti!".
D’altro canto, parlando di Sicilia, Natura Iblea si trova 2.000 km più lontana (come distanze e anche come logistica) rispetto a realtà come Apofruit di Cesena (FC) o a Brio di Verona. "Non chiediamo aiuti, ma strutture e infrastrutture sì! Come navi o traghetti per caricare direttamente, ma anche maggior controllo del territorio, investimenti da parte dello Stato e degli Enti locali. Non possiamo sprecare le potenzialità e l’esperienza della nostra agricoltura".
Ma, intanto, a Natura Iblea, non si sta fermi ad aspettare. "Nei prossimi giorni verrà inaugurato un impianto fotovoltaico da 200 KW che, insieme all’impianto di compostaggio e due pozzi interni all’azienda, ci permetterà di essere completamente autonomi e di fregiarci della certificazione CO2 Free".
All’interno dell’azienda Natura Iblea si trova anche Torre Marabino, una antica torre recentemente ristrutturata (vedi foto qui accanto) e diventata un agriturismo di prima scelta, dove tutti i prodotti serviti nel ristorante sono biologici al 100%.
Contatti:Azienda Agricola
NATURA IBLEA s.r.l.
C.da Marabino
97014 Ispica (RG) - Italy
Tel. 0932 955696
Fax: 0932 954489
E-mail: naturaiblea@naturaiblea.it
Web: www.naturaiblea.it