Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
La piu' grande produzione mondiale si concentra nella Sicilia sudorientale

La carruba siciliana: analisi e prospettive per la valorizzazione agro-industriale

In provincia di Ragusa si produce il 70% della produzione nazionale di carrube. Si tratta di un prodotto che ha molteplici usi, e la sua valorizzazione agroindustriale può avere applicazioni di ogni tipo. I suoi valori nutrizionali rendono adatte le carrube a vari tipi di dieta: possono inoltre essere utilizzate dai celiaci, in quanto non contengono glutine, così come dai vegani e dagli intolleranti al lattosio, perché contengono vitamina B12 (normalmente presente nella carne e nel latte). La carruba è adatta a chiunque sia a dieta, perché il suo sapore naturalmente dolciastro e simile a quello del cacao consente di utilizzare meno zucchero nelle ricette dolci.



Ma gli utilizzi della carruba non si limitano al solo ambito alimentare. Possono servire anche in ambito cosmetico ed erboristico, per creare creme viso, polveri antiarrossamento, sciroppi dal forte potere espettorante e decotti dalle proprietà antisettiche.

Di questo e di altro ancora si è parlato sabato 16 giugno in occasione del convegno dal tema "Il carrubo ibleo – Analisi e prospettive per la sua valorizzazione agro-industriale" a Ragusa. L'appuntamento è stato promosso da Sicilian Carob Flour, una start up ragusana, con il patrocinio dell'Ordine dei Dottori Agronomi e forestali della Provincia di Ragusa e dell'Assessorato regionale dell'Agricoltura.


Il tavolo dei relatori, durante l'intervento dell'assessore Bandiera

Ad aprire gli interventi Fabio Cataldi, vicepresidente dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Ragusa, e Lorenzo Antoci di Sicilian Carob Flour. Quest'ultimo, assieme alla Gilmac di Michele Leocata, e con la consulenza di Giuseppe Antoci, ha avviato da circa due anni questa impresa che, adesso, dopo la realizzazione di farine di carrube per utilizzo animale, si espanderà alla produzione anche per l'alimentazione umana.

Qualificati gli interventi dei relatori, a cominciare dal direttore dell'Ispettorato agrario di Ragusa, Giorgio Carpenzano, che ha parlato del PSR Sicilia e (sottomisura 4.1) del sostegno agli investimenti nelle aziende agricole. Carpanzano ha sottolineato come, a fronte delle 2.521 domande presentate in Sicilia, quelle dell'area ragusana siano state 269; tra queste, 125 sono state quelle ritenute ammissibili con un fabbisogno finanziario di oltre 8,5 milioni di euro.


I lavori sono stati molto partecipati

Sebastiano Vona, dirigente dell'Uo S4.09, unità periferica fitosanitaria di Ragusa, ha illustrato le nuove emergenze fitosanitarie presenti nell'area iblea chiarendo, in particolare, che le cimici asiatiche e gli altri parassiti alieni che hanno infestato le produzioni nazionali hanno provocato all'agricoltura notevoli danni. In tal senso l'imputato principale è lo Xylosandrus compactus che ha colpito i carrubeti in maniera severa.

La docente dell'Università di Catania, Giovanna Garzia Tropea, si è soffermata in particolare sui fitofagi del carrubo, mettendo in rilievo come le invasioni biologiche siano l'effetto collaterale di vari fattori operanti a livello globale, dall'abbattimento delle barriere geografiche all'assottigliamento delle zone climatiche.

Del valore nutrizionale di questo prodotto, invece, ha parlato Orazio Sortino dell'Università di Catania, sottolineando che le caratteristiche alimentari del carrubo possono essere considerate ipocaloriche, nutrienti e sazianti. Un etto di questo 'frutto' apporta 222 Kcal provenienti da carboidrati (49 g), da proteine (3,3, g) e da pochissimi grassi (0,7 g), oltre alla presenza di fibre (23 g). Inoltre, a rendere particolarmente speciali e interessanti le carrube sono i microelementi.

"La tutela dei nostri prodotti passa attraverso le centinaia di controlli che abbiamo portato a compimento nei nostri porti e nei nostri mercati ortofrutticoli - ha detto nel corso dei lavori l'assessore regionale all'Agricoltura, Edy Bandiera - A causa di politiche scellerate adottate in passato, sono stati compiuti danni pesanti alla nostra salute e alla nostra economia. Deve, invece, arrivare ora un messaggio chiaro a tutti. E cioè che in Sicilia non si scherza più".

"Il nostro piano per il futuro – ha continuato l'assessore prendendo spunto dalle peculiarità di un prodotto come il carrubo da valorizzare per l'utilizzo nell'alimentazione – è quello di puntare alla esaltazione delle nostre produzioni. E il ruolo dell'agroindustria, in questo contesto, diventa fondamentale. E' un'industria pulita che dà valore aggiunto ai nostri prodotti. Deve fornire altresì lo spunto per una innovazione complessiva delle nostre aziende. Puntiamo, in generale, alla tutela del comparto agricolo".

Non tutti sanno che
Il carrubo è un albero spontaneo del Mediterraneo, la cui coltivazione risale probabilmente ai tempi dei Greci o addirittura ai Fenici. Gli Arabi, secoli dopo, ne intensificarono la coltivazione in buona parte del bacino del Mediterraneo dove è tuttora diffuso.

I semi, ritenuti particolarmente uniformi come dimensione e peso venivano utilizzati dagli arabi per pesare le pietre preziose, da qui il termine arabo qirat da cui è derivato il nome dell'unità di misura carato.

Nell'industria alimentare e specialmente dolciaria molti addensanti e gelificanti sono ottenuti da farina di semi di carrube, apprezzata anche oltreoceano.

Ma le proprietà delle carrube sono davvero tantissime e andrebbero riscoperte. Localmente i frutti, tolti i semi, vengono usati per l'alimentazione del bestiame. Un tempo venivano consumati comunemente dall'uomo, freschi o secchi, ed erano un sicuro rimedio alla fame in tempi duri.

La Sicilia è la regione italiana più ricca di carrubi, la cui presenza si concentra massivamente nel territorio compreso fra le province di Siracusa e Ragusa. In quest'ultima si trovano i 2/3 della produzione italiana.



In queste terre il carrubo domina i paesaggi, fatti di macchia mediterranea e muretti a secco, regalando panorami bucolici, fiabescamente sonnolenti e incantati.

Contatti:
S.C.F. - Sicilian Carob Flour Srl

Zona Industriale II° fase
Viale 10, 97100 Ragusa (ITALY)
Tel. +39 0932 667199
Email: info@siciliancarob.it
Web: www.siciliancarobflour.it