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La Francia e' un importatore netto di ortofrutticoli freschi

Quando parliamo di ortofrutta, la Francia non è un piccolo operatore, anche se non è una superpotenza come Spagna o Italia. In termini di popolazione, con 67 milioni di abitanti, la Francia è leggermente più popolosa dell'Italia (62 milioni), e molto di più della Spagna (50 milioni). La Spagna e l'Italia producono molta verdura e molta più frutta. Come produttori di verdure fresche, Francia e Paesi Bassi non si differenziano tanto.

La Francia è il sedicesimo esportatore a livello mondiale (decimo in termini di valore). In qualità di importatore di ortofrutta fresca, è al quinto posto e quindi uno dei Paesi più in alto in classifica. La Francia è un importatore netto di frutta e verdura fresca. Nel 2017, l'eccedenza di importazioni di verdure fresche ammontava a più di 0,8 milioni di tonnellate, mentre per la frutta fresca era di 2,3 milioni di tonnellate. Negli ultimi anni, l'importazione di verdure fresche è risultata abbastanza stabile, intorno a 1,9 milioni di tonnellate. L'importazione di frutta fresca è in aumento e nel 2017 è stata di 3,5 milioni di tonnellate. L'esportazione di verdure fresche è ferma ad un milione di tonnellate e l'esportazione di frutta fresca, negli ultimi anni, è persino leggermente diminuita.

Importanza dei supermercati più piccoli
Secondo France AgriMer (un'organizzazione simile all'ex Dutch Commodity Boards), nel 2016 la Francia ha prodotto circa 5,2 milioni di tonnellate di verdure fresche e 3,3 milioni di tonnellate di frutta fresca. Mele (1,5 milioni di tonnellate), pomodori (0,83 milioni di tonnellate), carote (0,58 milioni di tonnellate) e cipolle (0,47 milioni di tonnellate) sono i prodotti ortofrutticoli francesi più importanti. A livello globale, la Francia arriva al 26mo posto come produttore di verdure. Per la frutta, arriva al 15mo posto. Mentre la maggior parte di frutta e verdura viene venduta nei supermercati dei Paesi Bassi, la quota dei supermercati (iper) è leggermente inferiore in Francia, poco più della metà. Il mercato dei prodotti freschi continua a fare la sua parte in Francia, infatti è di circa il 15%, continuando a rappresentare un canale di vendita per l'ortofrutta fresca.

Circa il 40% (2,1 milioni di tonnellate) dell'importazione francese di frutta e verdura fresca proviene dalla Spagna. Dal 2012, non c'è stato molto movimento nell'importazione dalla Spagna. La gamma di prodotti importati dalla Spagna è molto ampia. Arance e mandarini sono i prodotti più importanti. Questi rappresentano rispettivamente il 16 e l'11% delle importazioni totali dalla Spagna. Pomodori, limoni e meloni sono altri prodotti importanti.

Sempre più prodotti da e attraverso il Belgio
Il secondo fornitore è il Belgio, sebbene a una certa distanza, con appena il 14%. Negli ultimi dieci anni, l'importazione dal Belgio è aumentata in media del 4%, da 530mila tonnellate nel 2007 alle 760mila tonnellate attuali. La riesportazione di banane svolge un ruolo importante in tale aumento, ma sono stati esportati dal Belgio alla Francia altri importanti prodotti: carota, pomodoro, ananas, mela, kiwi, cipolla e pera. Per la maggior parte di essi, la riesportazione gioca un ruolo importante.

La Francia è l'acquirente più importante di verdure fresche belghe. Per la frutta fresca, la Germania è solo un po' più importante. I Paesi Bassi sono terzi per quanto riguarda l'esportazione belga di frutta e verdura fresca.

Il Marocco è il terzo fornitore della Francia. Sebbene ci siano state alcune fluttuazioni, nel 2017 le quantità importate dal Marocco hanno raggiunto numeri record, 543mila tonnellate. Questo riguarda, per poco più della metà, i pomodori. Meloni e mandarini sono altri prodotti importanti.

Ampia gamma di prodotti da e attraverso i Paesi Bassi
I Paesi Bassi sono quarti. L'importazione dai Paesi Bassi ha oscillato un po' negli ultimi anni. Nel corso degli ultimi dieci anni, i numeri risultano all'incirca tra 440 e 500mila tonnellate. Nel 2017, erano 460mila tonnellate e comprendevano una vasta gamma di prodotti. Arance, cipolle, pompelmi, banane e pere sono cinque dei più importanti, ma la quota di questi primi cinque non può essere considerata importante, perché è solo il 35%. Esistono numerosi prodotti in crescita: arance, banane, avocado, mango e lime. Questi sono per lo più prodotti di riesportazione. Prodotti importanti ma che recentemente sono risultati decisamente in crisi sono cipolle, pere e mele.

Anche l'importazione dall'Italia, il quinto fornitore, è significativa, con 356mila tonnellate. Nel corso degli anni, l'importazione da questo Paese ha oscillato tra 330 e 360mila tonnellate. L'uva è il prodotto più importante con quasi 100mila tonnellate. Seguono banane, mele, kiwi, finocchi, angurie e pere.

Dopo i primi cinque che rappresentano quasi l'80% dell'importazione totale francese di frutta e verdura fresca, seguono Costa d'Avorio (banane), Germania, Camerun (banane), Regno Unito e Israele. In totale, circa 30 Paesi forniscono almeno 10.000 tonnellate di frutta e verdura fresca alla Francia.

Per quanto riguarda i prodotti, i due più importanti, banane e arance, sono prodotti in crescita. L'importazione dei due successivi, pomodori e mandarini, è stabile da alcuni anni. I maggiori prodotti coltivati sono la carota, il peperone, l'avocado, il mango e il kaki.

Esportazione stabile per anni
L'esportazione francese di frutta e verdura fresca, negli ultimi anni, ha oscillato tra 2,2 e 2,5 milioni di tonnellate. Nel 2017 ha riguardato 2,3 milioni di tonnellate. La Spagna e il Belgio sono i principali acquirenti di prodotti ortofrutticoli freschi che arrivano anche dalla Francia. Le esportazioni verso entrambi i Paesi sono aumentate, sebbene negli ultimi anni si siano stabilizzate. Germania, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi e Svizzera sono altri Paesi che importano notevoli quantità di prodotti. L'esportazione francese mostra una tendenza decrescente delle esportazioni verso tutti questi Paesi, ad eccezione della Svizzera. Le statistiche sulle esportazioni francesi non distinguono tra prodotto francese e riesportazione. Questo è evidente per esempio, per banane, arance, mandarini, cocomeri e avocado. Questi prodotti sono coltivati in Francia, anche se in misura minore, ma non nelle quantità indicate dalle statistiche delle esportazioni francesi.

Dai numeri riguardanti altri Paesi (in particolare la Germania), che per l'importazione dipendono soprattutto dal Paese d'origine, si può concludere che l'esportazione di pomodori francesi consiste principalmente nella riesportazione, in particolare durante i mesi invernali. In totale, 225mila tonnellate di frutta e verdura francesi sarebbero state importate lo scorso anno, in base alle statistiche tedesche sulle importazioni, mentre 315mila tonnellate sarebbero state esportate in Germania, secondo i dati delle esportazioni francesi. Di questa differenza di 90.000 tonnellate, 50.000 possono essere spiegate attraverso la riesportazione di pomodori in Germania.

Le mele costituiscono un quarto del totale
Le mele sono il prodotto di esportazione più importante della Francia. La quota, rispetto al totale delle esportazioni francesi di frutta e verdura fresca, è scesa a meno di un quarto. Dieci anni fa, era ancora del 30%. Negli ultimi dieci anni, il 2011 è stato l'anno record con quasi 700.000 tonnellate. Recentemente l'esportazione di mele francesi è scesa a 524mila tonnellate, come nel 2017. Per anni, quasi l'80% delle esportazioni di mele francesi si è concentrato nei Paesi dell'UE. La crescita può essere vista nelle esportazioni verso gli stati del Golfo e i Paesi dell'Asia sudorientale, sebbene non riguardi grandi quantità, rispettivamente 45 e 32.000 tonnellate, nel 2017. Fra i singoli Paesi, il Regno Unito, la Spagna, la Germania e il Belgio sono gli acquirenti più importanti . L'anno scorso, 31.000 tonnellate di mele francesi sono state esportate nei Paesi Bassi. Decisamente meno che in passato.

L'anno scorso sono state esportate meno di 150mila ton di cavolfiore
Oltre alle mele, ci sono una serie di altri prodotti francesi "tradizionali" venduti all'estero, ed il più importante è il cavolfiore. L'esportazione di questo prodotto non è così importante come in passato: nel 2011 erano quasi 180mila tonnellate (1993: 235mila tonnellate), lo scorso anno 146mila tonnellate. La Germania è di gran lunga il compratore più importante di cavolfiore francese, seguito a distanza da Paesi Bassi, Belgio e Regno Unito.

L'anno scorso sono state esportate 87.000 tonnellate di carote, molte meno rispetto al passato. Quasi la metà delle carote francesi da esportazione viene spedita in Belgio. Anche molti piselli francesi vengono inviati al settore industriale belga dei surgelati. La Francia è un importante esportatore di albicocche, lo scorso anno il Paese ha esportato 56.000 tonnellate, una quantità abbastanza normale. A livello globale, solo la Spagna l’ha superata.

La maggior parte delle albicocche francesi vanno in Italia e in Svizzera. Anche lo scalogno è un prodotto di esportazione decisamente francese, l'anno scorso è stata esportata una quantità record di 31.000 tonnellate. I Paesi Bassi, con 8.500 tonnellate, erano il compratore più importante. La Germania ha ricevuto 8.100 tonnellate. Insieme, questi Paesi risultano quindi positivi per le esportazioni di scalogno francese.

Per maggiori informazioni:

Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
Email: fruitvegfacts@gmail.com
Web: www.fruitandvegetablefacts.com
Data di pubblicazione: