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La carenza di container refeer continuera' anche quest'anno

La catena logistica dei beni deperibili potrebbe continuare a essere interessata dalla carenza di container refeer del 2015, dal momento che il 2018 sarà un altro anno di ripresa per il settore. Secondo note stampa, è presente una scarsa fornitura di attrezzature che richiede un accesso intermodale maggiore, per un trasferimento più rapido dei container refeer dai siti dove sono in eccesso a quelli dove in carenza.

Robert Sappio, CEO di SeaCube Containers ha dichiarato a JOC Newswire che le opinioni si dividono su chi sia il responsabile di tale carenza. Alcuni dicono che la colpa è da attribuire al consolidamento del settore, ma altri indicano "problemi finanziari nell'industria", oltre alle "decisioni di ognuna delle società spedizioniere relative all'acquisto o il leasing delle attrezzature".

Pertanto sembra che le diverse filosofie di investimento e strategie aziendali abbiano plasmato il campo. Non hanno aiutato neanche i deboli risultati finanziari che hanno colpito il settore nel suo insieme. Il 2017 è stato il primo "anno buono" registrato dal 2010. C'è stato un periodo intermedio in cui i risultati sono stati deboli e questo ha obbligato i proprietari delle navi a prendere decisioni drastiche su dove e come investire il loro capitale. Una piccola fetta di quel denaro è stato speso per i container refeer.

Calo dei container refeer
Negli ultimi dieci anni, il settore ha prodotto nel suo insieme oltre 200mila TEU all'anno di attrezzature refrigeranti. Tuttavia, nel 2015 il commercio di prodotti deperibili è diminuito del 2% a livello globale, avvicinandosi a 144,4 milioni di ton. La carenza di container refeer è stata anche il risultato di un cambiamento nel settore dei carichi refrigerati, che è passato dalle navi specializzate alle navi container standard.

Il mercato si è ripreso nel 2016, con una crescita del 3,5% quasi e ci si aspetta che continui a crescere, dopo l'incremento del 4% registrato nel 2017. Nel 2016 sono stati prodotti solo 114mila TEU di capacità refeer, seguiti da 160mila-180mila TEU nel 2017. Si tratta sicuramente di un incremento, anche se è ben lungi da quello registrato negli ultimi 10 anni. I principali ordini di container refeer sono stati fatti da Hapag-Lloyd, con 21.600 TEU/11.400 unità, tra cui 1.000 dotati della tecnologia ad atmosfera controllata e da MOL, con 4.200 TEU/2.200 unità, tra cui 2.000 con tecnologia ad atmosfera controllata. China International Marine Containers (SIMC) e Maersk Container Industry (MCI) sono i produttori principali.

Anche il consolidamento nelle spedizioni ha giocato un ruolo importante. Le grandi perdite e la paura di un fallimento come quello di Hanijn hanno obbligato le società a incrementare le operazioni attraverso alleanze, fusioni e acquisizioni. Entro aprile 2018, la flotta mondiale apparterrà a cinque grandi società spedizioniere consolidate, più MSC ed Evergreen, che operano indipendentemente. I sette proprietari gestiranno una flotta di container refeer di 1.780.000 TEU, mentre la capacità è di 3.320.000 TEU, 1,9 volte la quantità di container disponibile.

Fonte: MundoMaritimo
Data di pubblicazione: