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Bosnia-Erzegovina: falliscono i tentativi di incontrare l'ispettivo fitosanitario russo

Non c'è fine in vista per l'embargo russo imposto sulle mele provenienti dalla Bosnia ed Erzegovina poco più di un mese fa, a gennaio 2018.

"I produttori sono ancora in attesa, dal momento che non abbiamo ricevuto informazioni su quando potrebbero avere luogo le negoziazioni con la Russia. Il Ministro del commercio estero della Bosnia ed Erzegovina, Mirko Šarović, sta tentando di organizzare un incontro con l'ente di ispezione fitosanitaria russo, ma senza successo". A sostenerlo è Bojan Kecman, associato del Ministero dell'Agricoltura della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.



"Il lato positivo è che in Bosnia è arrivata la neve, dopo il clima caldo di gennaio e della prima metà di febbraio. Il freddo farà bene alla frutta della prossima stagione".

Il boicottaggio delle mele dalla Bosnia-Erzegovina è stato implementato dopo che si è scoperto che alcune mele inviate in Russia provenivano in realtà dalla Polonia.

Per il momento si può solo stare a vedere cosa succederà dopo. I produttori della Bosnia-Erzegovina rischiano di perdere molto denaro, a maggior ragione se l'embargo continuerà fino all'inizio della stagione.

Secondo Kecman, delle 23.000 tonnellate di frutta esportata in Russia nel 2017, 12.700 era rappresentato da mele (per un valore di 9 milioni di euro). L'embargo precedente durò per 10 settimane e costò ai produttori bosniaci una stima di 3 milioni di euro.

Per maggiori informazioni:
Bojan Kecman
Ministry of Agriculture-Republic of Srpska
Tel.: +387 65 742 293,
Email: b.kecman@mps.vladars.net
Web: bojankecman@gmail.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: