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Intervista a Salvo Laudani

"Servono azioni più strutturate nel medio-lungo termine a favore dell'agricoltura"

"Crisi in agricoltura e cambiamenti climatici, in quale direzione andrà l'agricoltura nei prossimi anni?" E' questo l'interrogativo con il quale Salvo Laudani di Oranfrizer-Unifrutti è tornato dalla kermesse berlinese Fruit Logistica 2024.

"L'attiva presenza delle Istituzioni italiane in fiera - dice Laudani - è stata molto apprezzata dagli operatori del comparto e vorremmo che l'interesse dimostrato si traducesse in azioni più strutturate nel medio-lungo termine a favore dell'agricoltura. Questo perché siamo chiamati da tempo ormai a fronteggiare sfide strategiche, a partire dal climate change e la protezione della biodiversità. Senza dimenticare un altro elemento critico: la contestuale disponibilità di acqua che va a decrescere. Piove sempre meno e aumentano gli eventi estremi collegati a precipitazioni che, dopo il loro passaggio, lasciano solo danni permanenti. E dire che, paradossalmente, in Italia si perde mediamente il 42% di acqua dolce nella rete distributiva. O meglio: nelle reti di ben 13.000 acquedotti, tanti infatti sono in Italia. Siamo davanti ad inefficienze che non sono più accettabili. E questo mentre gli imprenditori agricoli investono in tecnologie di precisione, in grado di efficientare la fertirrigazione".

Salvo Laudani

"Se è vero che vogliamo continuare a fare agricoltura - prosegue il manager - dobbiamo guardare, in maniera complessiva, agli scenari che si presenteranno tra 5/10/20 anni, tenendo conto dell'aumento della popolazione mondiale, ma anche dell'aumento della temperatura media del globo, che in pochi anni raggiungerà il fatidico limite di 1,5 *C, quello massimo considerato dalla comunità scientifica per mantenere in vita la biodiversità. L'evento estremo occorso in Emilia Romagna nel 2023 ci ha ben palesato come i cambiamenti climatici possono spazzare via un intero ecosistema agricolo".

"Serve dunque una visione d'insieme e di prospettiva futura - spiega Laudani - della politica, della ricerca scientifica, delle filiere agricole: una call to action capace di affrontare tutti i cambiamenti e le sfide che abbiamo di fronte. Le istituzioni sono chiamate ad agire guardando oltre la durata di un mandato politico". Le indicazioni dell'IPCC (Intergovernmental Panel On Climate Change) non sono incoraggianti e la soglia del non ritorno sui temi climatici potrebbe arrivare già nel giro del prossimo decennio. Qualcuno può ancora permettersi di prendere tempo su questi e altri temi cogenti come le TEA (Tecniche di evoluzione assistita)? L'agricoltura è la frontline di tutte queste emergenze, perché è il settore che più ne subisce le conseguenze".

"Nonostante tutto, per quanto ci riguarda, siamo fiduciosi e continueremo ad investire in agricoltura - conclude Salvo Laudani - come dimostrano le recenti acquisizioni in Sudamerica nel 2023, e in Sicilia, a conferma della volontà del Gruppo Unifrutti di divenire uno dei primissimi players al mondo nel fresh produce. Già oggi Unifrutti dispone di oltre 20.000 ettari di produzione propria ed impiega più di 11.000 persone tra la sua sede centrale e le sedi operative in Giappone, Cile, Sud Africa, Filippine, Italia, Spagna, Uruguay, Turchia, Medio Oriente, Cina e India".