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De@Terra premia 6 imprenditrici agricole

Sei esperienze al femminile sono state premiate per l'innovazione e il legame con il territorio mediante l'assegnazione del riconoscimento De@Terra, istituito dall'Osservatorio Nazionale per l'Imprenditoria e il Lavoro Femminile in Agricoltura (ONILFA) e presentato dalla Coldiretti.

Hanno ottenuto il riconoscimento: Annalisa Mastrogiuseppe, di Pratola Peligna, per avere lanciato l'adozione di zolle da parte di famiglie e pensionati che, pur appassionati, non hanno la disponibilità di un campo da coltivare.

Elisa Gastaldi di Castelnuovo Scrivia (Alessandria), che nella sua serra recupera e coltiva i semi di cereali e frutti antichi, oltre a piante officinali e speciali come il gualdo, utilizzato in passato per ottenere una "agritintura" blu per i jeans;

Grazia Invidiata, che nella sua fattoria a Collesano (Palermo) alleva allo stato brado 80 bovini e produce in azienda la famosa provola delle Madonie e il fagiolo Badda di Polizzi Generosa.

Immacolata Migliaccio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove conduce un'azienda orticola biologica. L'imprenditrice, convinta sostenitrice della tutela della salute, dell'ambiente e della qualità della vita, protegge le colture con l'ausilio di insetti utili e scegliendo piante resistenti alle malattie. E' coltivatrice custode di varietà antiche autoctone in via di estinzione, che produce secondo il metodo biologico. In azienda Immacolata usa la musica classica per creare un ambiente più confortevole per i lavoratori e perché le onde sonore stimolano le piante ad essere più vigorose.

Le altre imprenditrici premiate sono: Martina Bischetti di Nerola (Roma) e Francesca Petrini di Monte San Vito (Ancona).



"In Italia – si legge nella nota diffusa da Coldiretti – sono oltre 216.000 le imprese agricole in rosa. Nei campi quasi 1 azienda su 3 è condotta da donne (il 28,6%), incidenza molto più alta rispetto alla media dei diversi settori produttivi che resta invece sotto il 22%. Nella loro attività imprenditoriale le agricoltrici italiane hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell'ambiente, la tutela della qualità della vita, l'attenzione al sociale, il contatto con la natura e la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Le donne sono diventate protagoniste in diversi settori, dalle attività di educazione alimentare e ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all'agriturismo".

"Le donne – sottolinea Lorella Ansaloni, responsabile nazionale delle imprenditrici agricole di Coldiretti – hanno dimostrato in questi anni di saper utilizzare al meglio la legge sulla multifunzionalità voluta e ottenuta da Coldiretti, innovando le attività in azienda, sviluppando il rapporto con i consumatori nei farmer's market e dando anche vita a un nuovo sistema di welfare agricolo per bambini, famiglie e anziani".

"E' la dimostrazione – sottolinea Coldiretti – della grande versatilità del mondo femminile a sapersi adattare a diversi contesti, riuscendo lo stesso a cogliere risultati di successo. Tanto che, secondo la FAO, il contributo delle donne può aumentare del 30% la produttività delle aziende agricole. E non parliamo solo di mogli, sorelle o madri che danno il proprio supporto nella gestione dell'azienda di famiglia, ma di vere e proprie imprenditrici che curano direttamente la propria azienda sempre più strutturata e al passo con i tempi. Una realtà sempre più variegata e strutturata di cui le donne di Coldiretti vogliono essere protagoniste attive. L'obiettivo è garantire il reddito delle imprese e la sicurezza dei consumatori attenti, tutelando al tempo stesso le nostre aziende e la presenza delle donne in agricoltura".
Data di pubblicazione: