Attacco informatico blocca i computer di Maersk, ma la compagnia reagisce
Il virus è un ramsoware, ossia un programma che cripta i dati dei computer rendendoli inutilizzabili finché non si paga un riscatto ai pirati informatici, che forniscono il codice di sblocco. Il suo nome è Petya e l'infezione sarebbe partita dalla Russia, espandendosi poi in Europa. Il riscatto chiesto è di 300 bitcoin.
Il giorno dopo l'attacco, Maersk ha annunciato di avere "contenuto" le conseguenze del blocco dei sistemi informatici e di stare lavorando a un programma di recupero dei dati, insieme con i fornitori IT e società di sicurezza informatica. La società spiega che nelle scorse ora ha chiuso volontariamente alcuni sistemi per contenere i danni del malware.
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