Messico: lo Stato di Tabasco vuole aumentare la produzione e le esportazioni di banane

Dato il prestigio che la banana di Tabasco, nel Messico, ha guadagnato a livello internazionale, i produttori stanno lavorando per aprire nuovi mercati e per tornare alla definizione "oro verde" con cui ci si riferiva all'economia e alla produzione delle banane decenni fa, prima del boom del petrolio.

In un'intervista a Notimex, il presidente del National Banana Product System Committee, Adrian Prats Leal, ha dichiarato che il settore è stato il più importante per dimensioni, soprattutto per quanto riguarda la forza lavoro, impiegando una persona per ettaro, e nello Stato sono 12mila gli ettari coltivati a banane.

"Nel Paese non esiste una coltura come le banane: è l'unica che genera posti di lavoro per tutte le 52 settimane dell'anno e quasi tutta la produzione destinata all'esportazione è confezionata da lavoro femminile", ha detto Prats Leal.

Secondo il Ministero messicano dell'agricoltura (SAGARPA), la banana è la coltura più importante dello Stato di Tabasco, che produce dalle 350mila alle 400mila tonnellate di banane all'anno, poco meno del 25% dei due milioni di tonnellate prodotte a livello nazionale. Gli altri Stati produttori sono Chiapas, Jalisco, Colima, Michoacan e parte di Veracruz.

"Possiamo affermare con orgoglio che sei anni fa esportavamo il 10% della nostra produzione, mentre ora ne esportiamo dal 45 al 50%", ha riferito Prats Leal, aggiungendo che le banane di Tabasco hanno avuto un forte boom negli ultimi anni e hanno acquisito un grande prestigio internazionale, visto che sono sempre più richieste da varie parti del mondo. E questo grazie ad anni di sforzi compiuti dai produttori della regione montuosa dello Stato.

Attualmente le banane di Tabasco vengono esportate in Giappone, Germania, Corea, Paesi Bassi, Singapore, Russia, Ucraina, Nuova Zelanda, Belgio, Turchia, Svezia, Spagna, Italia, Albania, Montenegro e Stati Uniti. Inoltre, gli esportatori hanno iniziato a trattare con la Cina.

"Se non fosse per gli sforzi compiuti dai produttori, non avremmo potuto confrontarci in questo modo con i mercati di esportazione. Non stiamo diventando ricchi, ma abbiamo raggiunto un bilanciamento dei prezzi a livello annuale. Senza le esportazioni, il settore sarebbe collassato", ha aggiunto Prats Leal. Finora la superficie di coltivazione non era cresciuta molto, perché avevano bisogno di proteggere il territorio dalle inondazioni e perché non avrebbero piantato nuovi ettari senza avere la certezza che la maggiore produzione sarebbe stata esportata.

Fonte: Notimex