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Carbone: il centro lucano del tartufo bianco cerca un rilancio

Le caratteristiche che permettono alla Basilicata di essere definita "la terra dei tartufi" sono certamente legate al clima che, nell'entroterra,  assume carattere rigido e umido. Le zone tartufigene lucane interessano maggiormente la provincia di Potenza. 

Carbone, un piccolo borgo del capoluogo potentino, rientra nell'Albo delle Associazioni Nazionali per il Tartufo, acquisendo così il titolo di Città del Tartufo, unico centro in Basilicata con tale denominazione.

Il Tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico) e il Tartufo bianchetto (Tuber borchii Vittad) sono due tra le numerose specie presenti in questa zona. Il prezzo di vendita del tartufo per il 2018 è di circa 1500 €/kg, un valore dimezzato rispetto al 2017, anno in cui si sono registrati prezzi record (tra i 3000 e 4000 €/Kg).

Il crollo così evidente del prezzo di vendita è stato determinato dalle maggiori quantità di prodotto, causate dalle frequenti piogge e da un clima più umido rispetto al 2017; la scorsa annata fu infatti connotata da un'eccessiva siccità durante i mesi più caldi, con minore sviluppo di tartufi.

Le modalità di vendita del tartufo si basano su: peso (fino a una certa grammatura) e pezzo (oltre a una determinata soglia la vendita).

Gli eventuali e prevedibili difetti del prodotto, causati dai metodi di raccolta o insiti nella forma del prodotto stesso, fanno sì che difficilmente possa raggiungere prezzi elevati al momento della trattativa con gli acquirenti. Allo stesso tempo, vista l'immutata qualità e prelibatezza, i tartufi locali possono diventare un acquisto alquanto conveniente, in quanto si realizza maggior margine di guadagno nella fase della trasformazione.

Attività promozionali e imprenditoriali
Ogni autunno, la comunità di Carbone organizza un evento (in programma da oggi, 31 ottobre, fino alla serata di domani, ndr), che vede come tema principale proprio il tartufo e i prodotti da esso derivati.

"Il tartufo bianco di Carbone, disponibile da ottobre a dicembre – spiega il sindaco Mario Chiurazzo – rappresenta una risorsa, oltre che un’attrattiva, per la nostra piccola comunità. Un prodotto spontaneo, impossibile da coltivare, che vorremmo far conoscere al resto d'Italia".

"Il tartufo di Carbone è soggetto a una serie di studi sulla tracciabilità e sulla genetica del prodotto da parte dell’Università degli studi di Basilicata. Dai primi risultati, si è riscontrato che questo prodotto è più profumato e presenta un sapore particolarmente intenso rispetto al tartufo presente in altre zone d’Italia", continua il primo cittadino.

Nel territorio, per la volontà di promuovere e valorizzare il prodotto, stanno nascendo anche alcune realtà aziendali, come quella di Giuseppe Gugliotta, per la trasformazione del tartufo. L'obiettivo è consentire a quanti abbiano affidato a terzi la lavorazione, di poter invece lavorare in zona il prodotto. L'intento del giovane imprenditore è quello di valorizzare il tartufo, rendendolo un volano per tutto il territorio da un punto di vista lavorativo, con la creazione di una vera e propria filiera del prodotto.

Per maggiori informazioni: 

Tel.: (+39) 338/7869772 Sindaco di Carbone - 349/8614532 Giuseppe Gugliotta