Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Al congresso planetario ISHS a Istanbul

La comunita' scientifica ha premiato il professor Guglielmo Costa

Premiato in Turchia per meriti scientifici della sua attività di ricercatore. Si tratta del professor Guglielmo Costa dell'Università di Bologna che, dal 13 al 18 agosto 2018, ha partecipato all'International Horticultural Congress di Istanbul.

Il Congresso plenario della ISHS viene organizzato ogni 4 anni e in quella occasione vengono riconosciuti degli "award" ad alcuni ricercatori che si sono distinti per la loro attività di ricerca su proposta di colleghi internazionali. Al professor Costa è stato riconosciuto lo "ISHS fellow award in recognition of his outstanding contribution to horticultural science worldwide" e gli è stato consegnato all'assemblea generale della società.

Il professor Costa, fra le tante attività svolte, è segnalato come uno dei padri del kiwi giallo AC1536*. La varietà conosciuta col marchio Dorì è stata ottenuta mediante la valutazione da parte del Dipartimento di Scienze Agrarie di Bologna su un incrocio messo a punto dal gruppo di ricercatori dell'Università di Udine. La selezione è stata sviluppata nei campi sperimentali di Cadriano (Bo), seguiti dal gruppo di ricerca di Guglielmo Costa.

"E' una grande soddisfazione - ha commentato Costa - perché il riconoscimento arriva direttamente dalla comunità scientifica internazionale. Al Congresso vi erano migliaia di ricercatori in quanto si tratta di un evento internazionale. In Italia si svolse molti anni fa, (nel 1990, ndr) a Firenze e il prossimo sarà nel 2022 in Francia".

Un premio conferito anche per la capacità di creare innovazione. "Di innovazione ci si riempie la bocca fin troppo spesso - ha aggiunto Costa -. Noi ricercatori dobbiamo avere la capacità di sopportare anche le delusioni, prima di arrivare agli obiettivi. Poi servono idee e progetti che diano risvolto pratico e che non rimangano solo sulla carta. L'innovazione deve essere applicata e deve avere costi accessibili. Al giorno d'oggi, ad esempio, i rilevatori di maturazione in linea funzionano benissimo e hanno costi che si possono affrontare".

E sul rapporto aziende-Università Costa ha le idee chiare: "Oggi ci sono aziende che lavorano molto bene sul fronte ricerca, ma collaborando insieme si possono raggiungere risultati migliori. La collaborazione c'è, in generale, ma si potrebbe fare molto di più. Le aziende private possono trovare nell'Università un partner ideale per la ricerca a monte, specie per quella di base".