Maltempo in Calabria: le precipitazioni lente e costanti costituiscono il vero problema
(Foto: centrometeoitaliano.it)
"I maggiori problemi, anche in termini di viabilità, si riscontrano nell'area jonica sia calabrese sia siciliana. Le frane e gli smottamenti in questa zona si devono al terreno argilloso. La tracimazione dei torrenti ha allagato le città della costa ma soprattutto i campi, già danneggiati dal gelo delle settimane precedenti.
Le associazioni di categoria hanno richiesto lo stato di calamità. L'allagamento ha colpito quasi tutte le colture, ma a creare gravi problemi sarà soprattutto il riempimento, nel franco di coltivazione, da parte del fango, oltre che dell'acqua. Una situazione che a breve lamenteranno un po' tutti". Come spiega Previtera, la pianta in tal modo va in stress per asfissia (specie arboree) o per marciume radicale (specie orticole).
Per quanto concerne l'area tirrenica, la zona agricola della Piana di Gioia Tauro ha sofferto lo stesso problema, ma qui a farla da padrone sono stati i fenomeni torrentizi.
In termini commerciali è difficile fare previsioni. "Abbiamo avuto due calamità, una dietro l'altra: gelo e alluvione. Questo vuol dire letteralmente perdita delle produzioni o, in alcuni casi, ritardo nell'entrata in produzione di alcune colture. Bisogna sperare che il governo emani i giusti decreti e riconosca le calamità che ogni regione e ogni provincia andrà a richiedere".
(Foto: lametino.it)
"A salvarsi sono state probabilmente le produzioni in serra; ma ora il problema è semplicemente quello dell'abbondanza di acqua e quindi degli effetti del dissesto idrogeologico che continuamente colpisce queste zone".
"L'abbassamento repentino delle temperature con relative gelate, fenomeni ai quali non siamo abituati, e l'alluvione successiva degli ultimi giorni hanno determinato e determineranno di certo problemi alle produzioni future, che potranno riguardare per esempio agrumi, kiwi e un po' tutte le orticole".