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Annata agricola 2016: aumenta il Pil ma calano i consumi degli italiani

Secondo le prime stime del Centro Studi Confagricoltura sull'annata agricola dei primi nove mesi del 2016, si dovrebbe registrare un incremento del valore aggiunto in termini reali per agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca del 2%, cioè pari a un incremento di quasi a 30 miliardi di euro. Questi dati indicano non solo un aumento del Pil complessivo (+0,9% su base annua) superiore a quanto previsto, ma anche il superamento dei valori degli ultimi anni.

Il settore è toccato da una dinamica deflativa sul fronte dei prezzi che sta interessando, in particolare, i prezzi all'origine dei prodotti agricoli, soprattutto di alcuni comparti, ed anche i costi di produzione. Secondo Confagricoltura si stima che a fine anno l'andamento complessivo dei prezzi all'origine è mediamente diminuito del 5-6%, rispetto ad un calo medio dei costi di produzione che non dovrebbe superare il 2-2,5%.

Anche dal punto di vista dell'export dei prodotti agricoli si dovrebbe registrare un aumento del 3,5%, con anche valori superiori per l'export di prodotti trasformati, bevande e tabacco.

Nel complesso, il sistema agricolo italiano, nel 2016, evidenzia una maggiore stabilità: il numero delle imprese agricole resta sostanzialmente invariato rispetto al 2015; crescono significativamente sia le imprese condotte in forma societaria, in particolare da società di capitali, sia l'occupazione (+5%).

Per quanto riguarda i consumi alimentari delle famiglie italiane restano invece in linea con i dati negativi degli ultimi anni, in termini reali i consumi dovrebbero ridursi dell'1-1,2% rispetto al 2015. Il calo, in particolare, dovrebbe colpire i consumi di prodotti animali, per i quali si stima una flessione della spesa, in valore, tra il 3 ed il 5%.

Infine, è importante ricordare che il sisma che ha colpito il Centro Italia ha causato ingenti perdite di fatturato ed export.