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Si tratta di una forma di pubblicita', non di un obbligo di legge

Ambigui bollettini da 79 euro che fanno riferimento all'Haccp: ma non e' obbligatorio pagarli

Attenzione ai bollettini postali in arrivo, specie se non è obbligatorio pagarli. Una premessa: ciò che andremo a descrivere non è una truffa; tuttavia le modalità lasciano perplessi.

Premessa: da Fruitimprese Emilia Romagna è arrivata la segnalazione che "alcuni operatori della filiera alimentare in questi giorni si sono visti recapitare un bollettino postale per l'iscrizione al Registro italiano operatori Haccp. Tale bollettino prevede il pagamento di un canone annuale pari a 65,00 euro + Iva (79,30 totali) per l'inserimento nella sezione mediatica del Registro Italiano Operatori Haccp che permetterà all'impresa di comparire sul relativo sito web".



Il messaggio lascia pensare a un adempimento obbligatorio, mentre l'iscrizione comporta semplicemente l'inserimento dell'azienda che utilizza il sistema di autocontrollo alimentare su un portale web realizzato da una Srl che niente ha a che vedere con la normativa relativa alla tematica Haccp.

Sul bollettino c'è una frase un po' ambigua: "Il pagamento del canone si rende obbligatorio per essere inseriti nella sezione mediatica del Registro italiano operatori Haccp...". La parola "obbligatorio" può trarre in inganno.



"Proprio per chiarire l'ambiguità della comunicazione – continua la nota di Fruitimprese - si informano le aziende che non si tratta di un'iscrizione dovuta e che il mancato pagamento del bollettino non implica sanzioni per l'azienda. Soltanto chi volesse avvalersi dei servizi di questa società potrà pagare la cifra indicata".
 
La conferma che si tratta di una libera scelta e non di un obbligo di legge, arriva da Francesco Lengua dell'organismo di certificazione NSF Italy. "Non c'è alcun obbligo. Chi propone quel servizio non fa parte della Pubblica amministrazione. Il bollettino invita a pagare per una forma di pubblicità, non per adempiere a una formalità burocratica".