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"Giorgio Mercuri commenta il "Collegato agricolo" in vigore dal 25 agosto 2016"

Dopo un iter di circa due anni, lo scorso 25 agosto 2016 è entrato in vigore il "Collegato agricolo", il decreto delega approvato dal Parlamento nel mese di luglio (Legge n. 154 del 28 luglio 2016 in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività per il settore agricolo e agroalimentare). Il testo è stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 186 del 10 agosto 2016. Si tratta di intervento particolarmente corposo (42 gli articoli finali) abbinato alla legge di Stabilità 2014.

FreshPlaza ha chiesto un parere al presidente dell'Alleanza Cooperative Italiane – settore Agroalimentare, Giorgio Mercuri, viste alcune valutazioni anche polemiche che sono state suscitate dalle nuove disposizioni di legge; si pensi al caso della parità tra i sessi nei Consorzi di Tutela (cfr. FreshPlaza del 29/08/2016).

"Le valutazioni possono differire a seconda di specifici interessi - commenta Giorgio Mercuri - Di fatto si attendeva questa Legge già da qualche anno e alcuni provvedimenti, nel frattempo, sono stati stralciati. Quel che è certo, è che il Collegato Agricolo ha perlomeno fatto chiarezza laddove prima non ce n'era (pensiamo alla definizione di rifiuti agricoli) e ha sburocratizzato alcuni settori, come quelli dell'olio e del burro".

Sul tema specifico della parità di genere nei Consorzi di Tutela (Art. 2), il presidente sottolinea: "Come mondo cooperativo siamo stati i primi a favorire l'inserimento delle donne nella governance. Ma ciò non è avvenuto ovunque. Trovo preoccupante che debba intervenire la legge per dare spazio alle donne; ma evidentemente il Paese non è ancora maturo per compiere da solo questo passo. Speriamo che un'imposizione normativa contribuisca a innescare un cambiamento di mentalità, anche al fine di cogliere gli aspetti meritocratici che derivano dal talento femminile, come noi stessi possiamo constatare in tante imprese agroalimentari".

Interessanti, secondo Mercuri, risultano anche le disposizioni in merito alla costituzione di una Banca delle terre agricole (cfr. articolo correlato): "Si tratta di una grande novità. Soprattutto laddove si dà all'Ismea facoltà di effettuare ricomposizioni fondiarie, dunque accorpamenti che possano ridare forza all'agricoltura spesso troppo frammentaria del nostro Paese. Lo considero un fatto positivo e innovativo". Positive anche le misure volte a favorire il ricambio generazionale (cfr. FreshPlaza del 26/08/2016).

Per quanto riguarda le specifiche disposizioni in materia di prodotti derivanti dalla trasformazione del pomodoro (al Capo I del Titolo IV; Articoli dal 23 al 30 - cfr. FreshPlaza del 29/08/2016), Mercuri ammette che ci vorrà del tempo perché i produttori si adeguino alle nuove norme. Oggi le disposizioni di legge ampliano la definizione dei vari sottoprodotti del pomodoro, aggiungendo i pomodori semi-dry o semi-secchi e chiarendo anche cosa debba intendersi per polvere di pomodoro; tutti prodotti, questi ultimi, che sono sempre più utilizzati ma dove prima non esisteva una regola. Tanto per dirne una, si specifica la procedura di lavorazione per i pomodori disidratati e per quelli semi-secchi, che non possono essere ottenuti esponendo il prodotto fresco al Sole, bensì utilizzando stufe o tunnel ad aria calda.

Le nuove definizioni renderanno infine più misurabile l'uso che si fa, in Italia, dei vari sottoprodotti del pomodoro.

"Certamente tutto è migliorabile - sottolinea Mercuri - Lo stesso Ministro ha dichiarato che si poteva fare di più, ma si sa che in Italia le norme sono sempre il frutto di una lunga opera di mediazione. Ci saranno aspetti che possono trovare resistenze, come le disposizioni in materia di filiera corta (Art. 22) che demandano ai Comuni il compito di definire modalità idonee di presenza e di valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e dei prodotti agricoli e alimentari derivanti dall'agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale e di qualità. Ma, d'altra parte, è più facile controllare quello che avviene sul territorio da parte dei Comuni che non a livello nazionale".

In conclusione, il presidente dichiara: "Il mondo cooperativo valuta positivamente il varo di una legge di cui si parlava da tempo, ma che non era ancora giunta a concretizzazione".