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I giovani italiani mangiano sano? Solo a parole

Dà da riflettere la contestuale diffusione, durante questa estate 2016, di notizie del tutto contrastanti circa le abitudini alimentari e salutistiche dei giovani italiani.

Un'indagine della Vox Populi, realizzata dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), su un campione di oltre 800 ragazzi tra i 18 e i 30 anni in tutte le regioni italiane avrebbe fatto emergere la propensione, dato il tempo libero delle vacanze estive, di aumentare l'attività fisica e adottare una dieta salutare e sostenibile. Ben 6 giovani su 10 si sono dichiarati pronti a modificare in meglio le proprie abitudini.



Di segno diametralmente opposto quanto invece emerso da un'analisi condotta da GfK Eurisko per Menarini su un campione di 12.000 persone. Se è vero che mantenere una buona salute viene definita una priorità per il 61% degli italiani, all'atto pratico solo il 57% dedica la giusta attenzione alla propria alimentazione prevedendo pasti equilibrati e mangiando senza fretta. Peggio ancora: solo una persona su 3 consuma frutta e verdura ogni giorno regolarmente.

Da questa seconda indagine emerge che la maglia nera va proprio a giovani e giovanissimi: i ragazzi tra i 14 e i 24 anni consumano preferenzialmente cibi pronti da mangiare come pizza (71%), salumi e affettati (80%), e si concedono regolarmente dolci (71%), con una percentuale che supera di gran lunga la media nazionale

Al contrario, i consumi giornalieri di frutta e verdura raggiungono appena il 38% per la frutta il 29% per la verdura, contro il 58% e il 42% rispettivamente della media italiana. Tradotto significa che 6 ragazzi su 10 (stessa percentuale dell'indagine Vox Populi!, NdA) non mangiano frutta tutti i giorni e ben sette su dieci non introducono nella dieta quotidiana nemmeno un ortaggio o un piatto di insalata. L'essere salutisti solo a parole sembra dunque uno stile nazionale.

Adolescenti italiani a rischio di cancro
Nel frattempo, emerge che i giovani non conoscono quali sono i comportamenti a rischio per il cancro, un fattore prognostico negativo molto grave, perché i tumori si combattono con la prevenzione. Il 40% dei tumori maligni è infatti causato da scorretti stili di vita e fattori di rischio modificabili. In Italia, solo nel 2015, avremmo potuto scongiurare circa 145mila dei 363.300 casi di cancro diagnosticati.

Il 78% degli under 19 disconosce il principio base della dieta, consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno; il 32% ritiene che le sigarette light non siano molto pericolose per l'organismo e per il 54% le lampade solari incrementano la resistenza al sole e quindi possono rappresentare un "buon rimedio" contro le scottature, mentre quattro su dieci pensano che lo sport aumenti il livello di stress.

Una errata conoscenza sul salute, con ripercussioni sui loro stili di vita, il 20,8% dei quindicenni è in sovrappeso e il 3,7% addirittura obeso. Un terzo dei quindicenni maschi dichiara di consumare alcol almeno una volta la settimana.