Si chiama MuSkin ed è una pelle vegetale ottenuta da un fungo subtropicale (Phellinus ellipsoideus), di pezzatura molto variabile, e trattata in modo del tutto simile alla conciatura tradizionale della pelle animale, con un procedimento, tuttavia, completamente naturale. Il tipo di conciatura effettuata avviene per saturazione.Come riferisce a FreshPlaza Filippo Pagliai di Grado Zero Espace, società che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore manifatturiero: "Oltre a un'anima più tecnologica, abbiamo da sempre una sensibilità verso l'impatto ambientale ed ecologico. Anni fa abbiamo infatti reintrodotto l'ortica, il cipresso e tutta una serie di materiali, tra cui la pelle animal-free derivante dal fungo che regge la lavorazione manifatturiera, perché dà risultati migliori rispetto ai prodotti presenti sul mercato. La totale assenza di sostanze chimiche rende MuSkin completamente atossico e quindi ideale per l'impiego nella realizzazione di manufatti che sono a diretto contatto con l'epidermide".
Da prove di laboratorio si è potuto verificare che questa nuova pelle garantisce ottime performance. Infatti, oltre a non favorire la proliferazione di batteri, ha una forte capacità di assorbire l'umidità, per poi rilasciarla nell'ambiente. Questi due fattori sono molto importanti: basti pensare a un suo possibile impiego nelle intersuole delle calzature, oppure per borse e cinturini di orologio. In più, è traspirante e ha mostrato anche naturali caratteristiche idrorepellenti.
La dimensione della pezzatura seppur molto variabile è di circa 40x15-20 centimetri. I quantitativi seppur ristretti sono più che sufficienti per piccole produzioni di serie.
L'aspetto esteriore di MuSkin è simile alla pelle scamosciata, anche se molto più morbido.
"In particolare questa pelle è molto adatta alla realizzazione di accessori - continua Pagliai - Avendo una componente vegetale molto sensibile va lavorata in maniera intelligente, accoppiandola con un'altra struttura tessile che faccia da supporto e la renda più resistente. E' un lavoro che in ogni caso va affidato ad artigiani con esperienza".
"Noi - conclude Pagliai - abbiamo cercato di rendere MuSkin un prodotto vendibile, provando in qualche modo a standardizzarlo. Questo però è possibile nei limiti che la natura ci consente, in quanto è lei che decide le dimensioni del fungo. Si tratta comunque di un materiale sul quale lavoriamo già dal 2001, già testato e che abbiamo deciso di rendere accessibile tramite il sito lifematerials.eu".
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