Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Ma intanto Mosca investe nell'autosufficienza alimentare

La diplomazia al lavoro sulla questione dell'embargo russo

Questa settimana il parlamento francese deciderà se procedere con una proroga delle sanzioni contro la Russia. L'iniziativa per il dibattito arriva dal partito di centro-destra. Si tratta della prima volta che i parlamentari prendono una posizione sulle sanzioni e si dichiarano contrari ad esse. Thierry Mariani ha dichiarato che le sanzioni hanno arrecato solo danni alla Francia.

Romano Prodi contro le sanzioni
In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex premier Romano Prodi ha dichiarato che la revoca delle sanzioni sortirebbe risultati migliori rispetto al loro mantenimento. Prodi: "Sono in gioco le relazioni a lungo termine con Mosca ed esse sono necessarie per il futuro di Europa e Russia. Le sanzioni hanno effetto solo quando le si impone o quando le si revoca. In questo momento la loro revoca avrebbe un impatto maggiore rispetto a una proroga". Secondo Prodi, la Russia è un partner importante nella risoluzione di alcune crisi internazionali. A giugno, l'UE dovrà decidere sul futuro delle sanzioni. 

In Russia, prezzi della frutta in aumento

Secondo Rosstat i prezzi della frutta in Russia sono aumentati del 59,2% dall'inizio dell'embargo. Tra luglio 2014 e marzo 2016, i prezzi della frutta sono aumentati di circa il 60%. Anche i prezzi delle verdure e dei surgelati sono cresciuti. L'incremento di prezzo maggiore è stato registrato nei primi mesi dopo l'introduzione dell'embargo. In questo momento, le quotazioni sono stabili.



La Russia riduce i dazi all'importazione
Secondo i media russi, il Paese ridurrà i dazi d'importazione su pistacchi e frutta essiccata, fino a eliminarli del tutto. Alla fine di maggio anche le tariffe relative all'import di broccoli, cavolfiore e cavolini di Bruxelles saranno ridotte. La coltivazione di queste produzioni è difficile in Russia, a causa del clima sfavorevole. I partner commerciali più importanti per la frutta secca sono Tagikistan, Uzbekistan, Iran, Turchia, Cile e Argentina.

La Russia continua a investire nell'agricoltura
Durante il suo discorso per il Duma, i premier Medvedev ha dichiarato che il governo continuerà a investire nel settore dell'agricoltura. Il comparto ha mostrato una crescita stabile, che per quest'anno è stata stimata al 3%. Il premier ha aggiunto: "Ovunque nel mondo, che si tratti di Paesi forti e meno forti, esiste un sostegno pubblico per l'agricoltura. Senza dubbio proseguiremo su questa strada".

Il piano russo per sostituire le importazioni con la produzione nazionale sembra tuttavia non andare a gonfie vele. La sorte peggiore sta toccando soprattutto a pomodori e cetrioli. I piani dell'anno scorso, che prevedevano un ampliamento della coltivazione in serra sono stati attuati solo in parte. Se entro il 2020 il Paese non avrà costruito altri 2.000 ettari di serre, sarà destinato a tornare alle importazioni. Secondo i dati, il raccolto dell'anno scorso è aumentato del 5%, mentre l'import è diminuito del 30%. Le aziende agricole solitamente dispongono di poco capitale per investire nella produzione sotto serra. Inoltre, a causa del tasso di cambio sfavorevole, i costi per la coltivazione in serra sono aumentati del 64%.
Data di pubblicazione: