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"Claudio Dall'Agata (Bestack): "Le distanze del commercio ortofrutticolo crescono: agli imballaggi e' richiesto sempre di piu' "

Intervenendo a conclusione dei lavori del convegno Fruitimprese dello scorso 14 aprile (cfr. FreshPlaza del 15/04/2016), il managing director di Bestack, Claudio Dall'Agata, ha illustrato il ruolo del Consorzio a sostegno dell'ortofrutta nello scenario della competizione internazionale.


Claudio Dall'Agata durante il suo intervento.

Bestack è il Consorzio che rappresenta le principali 9 aziende italiane e 15 stabilimenti che realizzano il 95% degli imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta prodotti in Italia.

"Il nostro obiettivo - ha spiegato Dall'Agata - è quello di orientare l'intero settore alla massima competizione. Lavoriamo infatti sulla prestazione degli imballaggi, sulla riduzione dei costi di logistica per creare valore e margini in vendita, nonché su un minore impatto ambientale".

Oggi, tuttavia, lo scenario del commercio ortofrutticolo presenta sfide crescenti. Dall'Agata sottolinea: "Le distanze degli scambi crescono e si allontanano; pertanto agli imballaggi è richiesto sempre di più".



Nel grafico riportato qui sopra (clicca qui per un ingrandimento) si notano le tendenze 2007-2015 dell'export ortofrutticolo italiano, in volumi e destinazioni: a essere cresciute maggiormente risultano le spedizioni verso Nord Africa, Medio Oriente, Asia e Sud America.

Lo standard CFQ
"Serve dunque una certezza di prestazione degli imballaggi, per ridurre contestazioni, rotture, scatastamenti e noi - rimarca il managing director di Bestack - l'abbiamo fatto. Nel 2005, l'Italia è stato il primo paese nell'Unione Europea a sviluppare prima un processo di armonizzazione dimensionale dei formati di confezionamento per ortofrutta e poi di certificazione della resistenza degli imballaggi con il marchio di qualità CFQ. Oggi, questo standard italiano è applicato in tutta Europa!".



FEFCO, la federazione europea dei produttori di imballaggi in cartone ondulato, ha adottato infatti lo standard CFQ: in futuro, tutti gli imballaggi in cartone ondulato in Europa avranno le stesse dimensioni e saranno tutti certificati; ciò comporterà meno pallet, meno trasporti, meno spreco, maggiore libertà contrattuale, minori limitazioni commerciali nel confronto internazionale.

Salvaguardare la freschezza del prodotto
Oltre alla certezza di prestazione, gli imballaggi in cartone ondulato possono offrire un ulteriore valore aggiunto ai commerci ortofrutticoli: quello della salvaguardia della freschezza. Recenti ricerche svolte presso l'Ateneo di Bologna hanno dimostrato che il corretto imballo può ridurre i rischi di marcescenza e allungare la shelf-life degli ortofrutticoli fino a 2 giorni (cfr. FreshPlaza del 22/05/2015).



"Questo aspetto - sottolinea Dall'Agata - si traduce in un minore spreco alimentare, in linea con le richieste internazionali circa la riduzione del food waste. L'incremento della shelf life del prodotto fresco, inoltre, consente maggiori vendite, su più ampi margini di tempo".

Tutti questi aspetti, insieme alla costante riduzione degli impatti ambientali, sono valsi alla filiera del cartone ondulato anche il riconoscimento del marchio WWF per la sostenibilità.