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Situazione solo appena piu' mite per le dorate.

Cipolle bianche a peso d'oro: difficile trovarle. L'India non basta a soddisfare la domanda

Ottenere cipolle dai magazzini di commercializzazione, al momento, sembra un'impresa che si avvicina di più a una mission impossible che alla compravendita di una delle principali commodities; specie se parliamo di cipolle bianche; prosegue così il trend di prezzi sostenuti che sta dominando l'attuale stagione (cfr. FreshPlaza del 01/03/2016).


Cipolle bianche dall'India in una foto d'archivio.

Cerchiamo di capire quale sia la situazione: le scorte di cipolle bianche italiane sono terminate da alcune settimane, idem per quelle europee e chi intende acquistare il prodotto deve rivolgersi agli importatori da fuori continente.

In questo momento parliamo di cipolle bianche indiane: le prime spedizioni sono arrivate a metà marzo, con un'approssimazione di pochi giorni in linea con l'avvio di stagione del 2015. Il problema, però, sono i volumi: "arrivano con il contagocce", chiosa un commerciante.

Appena i container arrivano nei magazzini, nel giro di 24 ore le cipolle indiane sono già sold out, tanto è grande la domanda: in un mercato che solitamente preferisce i calibri grossi, anche i piccoli (com'è la maggior parte dell'attuale produzione indiana finora arrivata) vanno via come niente. L'offerta non basta a soddisfare la domanda e i prezzi reagiscono di conseguenza, arrivando anche a 75/80 eurocent al chilo in vendita, in sacchi da 10 o 25 chili.

Ma perché c'è così poca cipolla indiana? Al riguardo le opinioni dei commercianti sono sostanzialmente due. La prima è che gli importatori dall'India non vogliano restare scottati come l'anno scorso. Le cipolle indiane infatti arrivano a fine marzo, quando sul mercato ci sono ancora le ultime partite italiane. Per circa un mese, le due produzioni si accavallano e il prodotto d'importazione, più costoso per ovvie ragioni logistiche, fatica nelle vendite (come accaduto nel 2015) in confronto a un prodotto nazionale che, sebbene di qualità inferiore, ha prezzi ben più accessibili.

La seconda opinione è che, in India, i volumi di cipolle bianche siano minori a causa andamento stagionale, o che comunque sia minore la quota destinata all'export verso l'Italia.

Delle due ipotesi, è la seconda quella più gettonata visto e considerato che l'esaurimento delle scorte made in Italy non è arrivato all'improvviso, anzi; tant'è che, già in tempi non sospetti, gli importatori erano stati messi sul chi vive al riguardo del fatto che ci sarebbe stata una grande richiesta di cipolle bianche indiane.


Commercializzazione di cipolle al Caab, il mercato all'ingrosso di Bologna. (Foto d'archivio)

Si stima che, almeno per la cipolla bianca, questa situazione di prezzi alti e scarsa offerta di prodotto durerà ancora per un po' perché, dopo quelle indiane, sarà il turno d'importazione delle cipolle australiane, a cominciare dal 15/20 aprile; ma è noto tra gli operatori del settore come quest'anno la loro produzione sia inferiore agli anni passati. Inoltre, quelle che arriveranno sono sostanzialmente già opzionate e vendute all'interno di programmi di fornitura.

Dopo, tra metà e fine aprile, toccherà alle bianche messicane e a quelle argentine, con queste ultime soggette tuttavia a problemi fitosanitari. Con queste importazioni si dovrà sostanzialmente arrivare fino alla nuova stagione italiana, prevista (con le varietà precoci) per fine maggio. Mancano circa due mesi, quindi, che non sono pochi: ormai si dà per scontato che non si potrà soddisfare tutta la domanda, salvo ripiegare sui surrogati, come la cipolla gialla.

Il rapporto domanda/offerta sulla cipolla dorata è solo una piccola variazione sul tema, pur non essendo la situazione così estrema come sulla bianca. Anche in questo caso, la domanda è elevata, l'offerta limitata e i prezzi abbastanza alti. La merce italiana è terminata da un pezzo, e per la richiesta nazionale ci si rifornisce dagli altri mercati europei come Austria (in questi giorni la loro era quotata 38 eurocent al chilo franco arrivo), Paesi Bassi e Francia, con quotazioni in partenza di 30 e più eurocent/kg: 30/32 eurocent/kg per un prodotto olandese di buona qualità e 32 eurocent/kg per quello francese. Appena una settimana fa, la stessa cipolla transalpina era quotata, sempre in partenza dai loro mercati, 29 eurocent/kg.